Billie Eilish è una cantautrice statunitense dalle sonorità interessanti. Spazia tra il pop, l'indie pop e l'elettro pop. É salita alla ribalta nel 2015, alla giovanissima età di quattordici anni, con il singolo “Ocean Eyes”, che è subito diventato virale su SoundCloud. A questo è seguito, due anni dopo, l'EP di debutto, “Dont't Smile At Me”, che ha riscosso un immediato successo di pubblico e critica. Ma chi è questa scanzonata ragazzina dai capelli variopinti e dagli outfit improponibili?
Nel 2019 pubblica il suo primo album in studio, dal titolo e dal sound accattivanti: “When We All Fall Asleep, Where Do We Go?”. Quest'album è arrivato in poco tempo in cima alla Billboard200, risultando uno dei migliori album del 2019 negli Stati Uniti.
Al 2021 è datato il terzo album in studio della cantante dal titolo “Happier Than Ever” e finalmente nel 2024, a ben tre anni dal precedente, esce, per le etichette Darkroom e Interscope Records, la sua ultima fatica, che già dal titolo, “Hit Me Hard And Soft”, ci stuzzica e ci incuriosisce e ci fa capire una volta per tutte quello di cui questa ventitreenne dall'aria di eterna bambina è veramente capace di fare. Come ha dichiarato la cantautrice, questo è finora il suo album più completo e personale, infatti con l'uscita di questo lavoro l'artista ha fatto coming out come donna lesbica, confermandosi un'icona per il mondo LGBTQ+.
La sua voce è tenera, dolce, affettuosa. Il primo brano dell'album, “Skinny”, ci sfugge come un sussurro in pieno centro, come un soffio in mezzo al rumore del traffico. È una storia d'amore che finisce male, come nei migliori romanzi russi del diciannovesimo secolo, una storia che ci inquieta e ci ferisce per la sua drammaticità. Il singolo che ha anticipato ufficialmente l'album, “Lunch” è un inno alla sua sessualità ma anche un gioco di parole divertente ed esilarante.
La ragazza sa far ridere e dà scandalo, come solo una lesbica scanzonata come lei sa fare (Potrei mangiare quella ragazza a pranzo/Si, lei danza sulla mia lingua/ Ha il sapore di quella giusta/ E non ne avrei mai abbastanza). L'album è un susseguirsi di esperienze personali, come “Wildflower”, che racconta ancora l'incanto iniziale della passione e poi il trauma di una storia d'amore che non può funzionare.
“Bittersuite” è un omaggio all'elettronica pop e scorre densa e affascinante, mentre l'album si chiude con “Blue”. Sembra di stare sotto il mare, in un bagno di mezzanotte. L'elettro pop si fonde con il pop alternativo in un brano che è la perfetta chiusura (anche qui un amore che non ha luci né speranze) di un lavoro maturo, frutto di una mente e di due mani giovani, anche troppo, ma abbastanza mature da saper descrivere l'amore quando fa male, quando vedi tutto verde come fossi sotto LSD e quando la passione non basta per mantenerci appesi al sogno, al desiderio. Ottima prova per una ragazzina che ne ha viste e vissute tante, ma che guarda ancora il mondo con gli occhi imbambolati di una bambola di porcellana
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