Esce il 21 novembre 2024, prodotto da peermusic ITALY, Ora il nuovo album dei Palmaria, duo alt pop italiano costituito da Francesco Drovandi e Giulia Magnani con il quale, a distanza di due anni dal precedente lavoro Chameleon, il gruppo ritorna con un lavoro diversamente connotato.
Mentre in “Chameleon” il genere era sempre alt pop, ma con influenze R&B, come ben può sentirsi nel pezzo “Ticking Bomb” e con testi spesso misti italiano/inglesi ad eccezione del pezzo “Odissea/Astronave”, nel nuovo “Ora” si trova un uso diffuso della lingua italiana nei testi, un clima più intimista ma non commerciale, e l’intero album rappresenta una maturazione artistica verso sonorità più distintive e originali.
L’album esce anticipato da ben tre singoli “Le Cose”, “Le Ore / Poesia” e “Self Care”. Nel complesso si tratta di nove brani che rappresentano una sorta di finestra personale sull’attualità del mondo, dove l’incertezza del futuro, quella sorta di modernità liquida ben definita dal filosofo Zygmunt Bauman, si ritrova nei testi del duo, accettata e superata dalla consapevolezza che proprio la creazione artistica è il momento sul quale l’essere umano riesce ancora a mantenere un certo potere e quindi qualche certezza.
Con l’album Ora, grazie essenzialmente alla morbida voce della cantante e ai testi, profondi, si esplorano nuove combinazioni, dove il filo logico di tutto l’album è appunto la sonorità o, meglio, l’omogeneità della parte vocale, una sorta di costante intimista su tutto l’album.
Il primo pezzo, “Domani” è una piacevole apertura, con sonorità aperte e la voce ben combinata con i suoni di sottofondo.
“Le Ore”, che mescola frasi in inglese alla maggioranza del testo in italiano, dopo un’introduzione eterea narra dell’anelito a scoprire il mondo esterno e, contemporaneamente, della sensazione di paura di ciò che è sconosciuto e, quindi, del ripiegamento su se stessi. Il tutto su un impianto armonico delicato.
“Granelli” continua il tema del pezzo precedente, l’uscita dal proprio mondo interiore, narrata su un ritmo molto piacevole, arrivando quindi a “Poesia”, che va a convalidare quel senso di smarrimento argomento principale di tutto l’album.
In “Self Care” si cambia metro, sia dal punto di vista musicale, con un riff di chitarra ripetuto a oltranza che fornisce un frame elegante alla stupenda voce della cantante, sia dal punto di vista del testo che lascia intravedere la via d’uscita da una situazione personale di impasse.
Il pezzo più breve dell’intero album è “Fili Elettrici”; di contro è quello che coinvolge maggiormente l’ascoltatore grazie al ritmo iniziale, che riprende più di una volta inframezzato da parti più tranquille, ed è una sorta di cavalcata nella tempesta della quale parlano le parole e che ripropone l’antagonismo fra il mondo esteriore e il mondo interiore.
Il settimo pezzo, “Pugno”, ha una rimarchevole introduzione con un giro di basso che poi continua sotto alla voce arricchita da vari effetti; stessa tecnica musicale introduttiva, ma questa volta gestita dalla chitarra insieme a un suono di synth, si ha in “Le Cose”, che presenta in alcuni punti influssi rap e reggae che si mescolano con le parole sognanti.
Il pezzo finale, “Godspeed / Fili d’Erba”, onirico nella musicalità, con testo italiano ed inserimenti di frasi in inglese, come dice una delle frasi finali del pezzo, “I’ll hold you steady when you feel like crying // E rimango qui con te till the end of the day // Come due fili d’erba” fa apparire in qualche modo una certezza, sia pure consolatoria, che si dava per smarrita nei pezzi precedenti.
Nel complesso un album ben strutturato, piacevole, che da all’ascoltatore un senso di grande equilibrio musicale, dovuto oltre che alla bravura dei due artisti anche a una produzione musicale di alto livello, grazie alle varie collaborazioni utilizzate per arricchire i suoni.
LINE UP Giulia Magnani (voce), Francesco Drovandi (chitarre)
TRACKLIST Domani Le Ore Granelli Poesia Self Care Fili Elettrici Pugno Le Cose Godspeed / Fili d’Erba
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