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Matteo Brancaleoni with Renato Sellani
Just Smile
2006
Philology/IRD
di Maya Rubini
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“Un disco squisito, di rara bellezza” non si possono che condividere queste poche parole per descrivere il raffinatissimo album di esordio di Matteo Brancaleoni. Attraverso 15 tracce che re-interpretano brani entrati di diritto nella storia della musica come “Smile” di Chaplin , “Fly Me To The Moon” di Bart Howard e “Nature Boy” di Eden Ahbez dimostra – a pieno di titolo – di aver interiorizzato l’eredità tramandata dai grandissimi crooners del passato ai quali si accosta con tutta la delicatezza e il rispetto richiesti da un’ imponente passione e ammirazione che, incontrandosi e fondendosi con uno stile maturo e personale, ha valso a Brancaleoni l’appellativo di “erede di Sinatra” attribuitogli dalla stampa di settore. Il disco prende forma dal mescolarsi di tale passione con la poesia di Renato Sellani, raffinato autodidatta che ha accompagnato – grazie al suo indiscusso carisma musicale – le più straordinarie voci: Mina, Billie Holliday, Chet Baker e Sarah Vaughan. A dipingere attraverso la musica le infinite sfumature che questo disco regala, ci sono musicisti che hanno scritto una pagina di storia del jazz italiano come Gianni Basso, Franco Cerri, Fabrizio Bosso, Stefano Bagnoli e Massimo Morioni. Prodotto dall’etichetta Philology, l’album è già uscito in Europa, Giappone e USA riscuotendo consensi di pubblico e critica ma, anche in Italia, ha destato l’attenzione attirando giudizi favorevoli da parte di importanti esponenti del panorama musicale che ne hanno decantato le lodi come Paolo Piangiarelli. E’ poesia sotto forma di note e voce.
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02/02/2007 -
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