I Sex Pistols accusati di "razzismo" di Fredo Cane

A quanto pare, anche gli invincibili, immarcescibili Sex Pistols alla fine hanno trovato la loro nemesi: dopo aver spernacchiato per anni "vecchi dinosauri" della precedente generazione come Pink Floyd e Led Zeppelin, in questi giorni Johnny Rotten/Lydon e soci si trovano ad essere aspramente criticati dalle giovani leve delle nuove band britanniche.

Tutto è iniziato il 19 luglio al Summercase Festival di Barcellona dove, nel retropalco, Kele Okereke dei Bloc Party ha incrociato Rotten/Lydon e gli ha chiesto amichevolmente se i Public Image Ltd., la sua influente band post-Sex Pistols, si sarebbero mai riuniti. Secondo Okereke, invece di rispondere, "il cantante dei Sex Pistols è diventato improvvisamente intimidatorio e aggressivo mentre le persone dell'entourage dei Pistols se ne sono uscite con alcune frasi dal contenuto razzista tra cui: 'your problem is your black attitude'", letteralmente "il tuo problema è il tuo atteggiamento da nero".
Okereke sarebbe stato circondato da tre membri dell'entourage di Lydon che lo avrebbero colpito nel viso e in testa oltre a colpire varie altre persone intervenute per cercare di proteggere il cantante dei Bloc Party, tra cui Yannis Philippakis dei Foals e Ricky Wilson dei Kaiser Chiefs.
La rissa è stata poi sedata dalla sicurezza del festival.

Okereke ha dichiarato sull'episodio: "Non è tanto la questione dell'attacco fisico, anche se è stato un attacco del tutto gratuito, è il fatto della questione razziale. Uno così rispettato e intelligente come Lydon dovrebbe evitare di socializzare e/o di incoraggiare gente che ha visioni così limitate. Sono deluso dal fatto che una persona che stimavo così tanto si sia rivelato un bigotto razzista".

Sono perfettamente in linea con Okereke anche le dichiarazioni di Yannis Philippakis dei Foals (che il 20 luglio dal palco del Latitude Festival ha aspramente criticato i Sex Pistols e Johnny Rotten) e Gruff Rhys dei Neon Neon (e Super Furry Animals) mentre John Lydon ha dichiarato che l'interpretazione del cantante dei Bloc Party di quanto accaduto in Spagna è totalmente errata: "Mi dispiace molto che un uomo senta la necessità di mentire su quella che in realtà è stata una serata perfetta... Noi abbiamo solo subito delle turbolenze, e le persone che hanno causato le turbolenze sono state fisicamente rimosse dalla sicurezza del festival", ha detto Lydon. Sulle accuse di razzismo ha poi aggiunto: "Siamo nel mezzo di un tour meraviglioso e dopo 30 anni abbiamo raggiunto una vera unità nel nostro pubblico. E' variegato, di tutte le età, razze, confessioni e colori. Quando sei a un festival con delle band i cui membri sono degli imbecilli gelosi, è normale che arrivino anche le bugie e la confusione".
Lydon ha quindi dato il seguente consiglio a Okereke: "Cresci e impara ad essere un vero uomo".

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