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THE JAZZ DEFENDER – ‘Meanderthal’
’Meanderthal’, il nuovo singolo soul-jazz / latin jazz del quintetto di Bristol The Jazz Defenders, anticipa il loro nuovo album in arrivo. Il soul-jazz è un groove che non si è mai veramente estinto… Il nuovo singolo del quintetto di Bristol è un groover uptempo che fa battere i piedi e rivela la storia d’amore continuativa del gruppo col suono black degli anni ‘60 negli Stati Uniti, comunemente noto come soul-jazz. ‘Meanderthal’ si apre con un ritmo scoppiettante di rullante sposato con un riff di pianoforte/basso groove, il tutto legato insieme con gli ottoni che danno origine a un tema intriso di blues. A completare la composizione c'è il funky dell’organo Hammond, che porta con sé le buone vecchie vibrazioni gospel (battiti di mani inclusi) e abbellisce il tema principale e gli assoli fino a quando finalmente si libera per un assolo. Come nel caso del soul jazz classico, gli assoli sono brevi e dolci e la traccia è tutta incentrata sul ritmo.
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MORGAN GUERIN – ‘Peace Of Mind (feat. Kokayi & Debo Ray)’
Morgan Guerin annuncia il suo nuovo album ”Tales of the Facade” in uscita il 10 maggio sulla storica e recentemente rilanciata Candid Records. Guerin ha anche pubblicato la sua ultima versione dall'album, ’Peace of Mind’ con Kokayi e Debo Ray. Guerin ha parlato dell'ispirazione dietro la canzone dicendo: "["Peace of Mind"] parla dell'ansia e dei momenti difficili che abbiamo vissuto negli ultimi quattro anni. Avevo bisogno di qualcosa che andasse dritto al punto e che fosse allo stesso tempo vulnerabile. È l'atto di chiedere aiuto, qualcosa che prima era molto difficile per me. Sono migliorato e questa musica lo riflette. Non siamo destinati ad affrontare la vita da soli. Più pensiamo di essere diversi, a volte più siamo simili”. “Tales of the Facade”, che è un'esplorazione oltre il jazz, richiama influenze da Wayne Shorter a Kendrick Lamar ed è un’esplorazione cruda e onesta dell’identità che affronta le questioni sociali celebrando la comunità e l’inclusività. Il titolo dell'album racchiude la lotta per trovare l'autenticità in un mondo dominato dalla tecnologia. La copertina, scattata dal fratello di Guerin, Chase, interpreta visivamente la facciata che adottiamo, esortando gli ascoltatori a svelare il loro vero sé in mezzo al rumore digitale.
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SHEEPISH - ‘Loving You’/‘Smell of the Walls’
I londinesi Sheepish condividono il doppio singolo ’Loving You’/’Smell of the Walls’. Charlie Bowles da progetto elettronico solista si trasforma in un vero e proprio gruppo con la pubblicazione di 5 nuovi brani nel 2023 con la band degli Sheepish. Un jangle-pop soffice e carico di sfumature e di stranezze esoteriche. Mescolando la familiarità delle trame più intime da cameretta e le melodie condite con strani esperimenti al violino e ai sintetizzatori, ogni traccia degli Sheepish offre la sua meravigliosa avventura tascabile. ’Loving You’ è la loro prima major release da quando sono emersi come quintetto, un bop lo-fi vivace, irrequieto ma stranamente confortante. Mescolando il post-punk ad alto ritmo e l'ottimismo indie-pop dagli occhi lucidi - come Folly Group o Beige Banquet – ‘Loving You’ è un'offerta intricata e delicatamente coinvolgente, con molte complessità emotive in agguato sotto, come spiega lo stesso cantautore Bowles: “Originariamente scritta con chitarra solista, ho portato la canzone a Oli che ha utilizzato un campionatore per aggiungere strati di batteria elettronica e sintetizzatori. Lentamente la traccia è diventata più sperimentale man mano che abbiamo allungato la struttura e aggiunto più strumenti come violini e batteria dal vivo. È stato difficile trovare l’intonazione giusta per la performance vocale, ma volevo che la voce impassibile creasse un inquietante contrasto con l’argomento della canzone. La natura ripetitiva della canzone e il modo in cui la strumentazione diventa più dura e scomoda mette in discussione la sincerità del testo”.
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TRICARICO – ‘Telefono Fisso’
Da ’Telefono Fisso’ è il nuovo singolo di Francesco Tricarico, un’ulteriore denuncia dei soprusi esercitati in modo subdolo e non percepito sull’individuo, sulle generazioni più giovani, ma non solo. Tricarico, con il suo personalissimo stile compositivo e raccontando storie di vita personale in chiave apparentemente leggera, anche in questa occasione mette a fuoco uno dei temi a lui particolarmente cari, quello della libertà intesa nel senso più ampio, ovvero del rischio di perderla senza rendercene conto, consegnandola più o meno consapevolmente a strumenti di controllo in mano altrui. Dice in proposito: "Viviamo anni terribili. I ragazzi manifestano, giustamente, per guerre lontane ma non muovono un dito e non dicono una parola per la schiavitù tecnologica che si preannuncia fare così comodo per avere sempre tutti sotto controllo e ricattabili. Cancellabili e rintracciabili e ripeterei ricattabili con un: click. Telefono fisso parla di questo, parla di questa lobotomizzazione cognitiva che tanto fa comodo al potere. Amen”. Il lyric video del brano, con il testo in evidenza, mostra da un altro punto di vista la precarietà della condizione umana, in balia di un potere esercitato a più livelli, non sempre evidenti, che portano comunque alla perdita di libertà e del pensiero critico, all’omologazione, alla rinuncia dell’eccellenza e dei valori più autentici, temi già toccati in ’Faccio di Tutto’, il brano uscito a fine 2023 e che dà il titolo al tour in corso, al quale continuano ad aggiungersi date.
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VALERIAN SWING – ‘Pond Riddim’
"Liminal" dei Valerian Swing in uscita all'inizio della prossima estate per Pax Aeternum, unisce gli elementi di post-rock e math che ci aspettiamo ad altri provenienti dal jazz contemporaneo, dal grime e dal mondo delle colonne sonore. All'ascolto si possono sentire echi di artisti come GoGo Penguin, Badbadnotgood, Jon Hopkins e Jóhann Jóhannsson insieme a scorci di Battles, Kayo Dot oltre ad influenze del prog italiano. Il primo singolo estratto dall'album ’Pond Riddim’ si apre con una lunatica linea di synth e chitarra, portata avanti da basso e batteria. Dopo novanta secondi, però, si iniziano a sentire squarci di tromba (quella di Paolo Raineri degli Ottone Pesante), canti monastici ed elementi percussivi elettronici. La canzone si snoda e ritorna alla melodia iniziale, mentre loop e texture iniziano a costruirsi verso un crescendo che si colloca a metà strada tra il post-rock e il jazz contemporaneo. Qual è il legame tra mistici vocalizzi e questo sogno fatto di un nebbioso assolo di pianoforte, sample sacrali e seducenti poliritmie? La risposta è la sperimentazione libera, che unisce questi elementi in un tutt'uno. ‘Pond Riddim’ svela infatti l'impulso che sta alla base di "Liminal": l'abbraccio radicale e il gioco degli opposti. Dall'acustico al sintetico, dal rock all'elettronica, dalla linearità alla pluralità.
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MODERN STARS – If/Then
”Termination” dei Modern Stars è un album ispirato al problema della terminazione nella teoria dei computer. Nella teoria della computabilità, il problema della terminazione consiste nel determinare, da una descrizione di un programma arbitrario e da un input, se il programma finirà di funzionare o continuerà a funzionare per sempre. Il problema della terminazione è irrisolvibile, il che significa che non esiste alcun algoritmo generale che risolva il problema per tutte le possibili coppie programma-input. Questo vale anche per la vita umana, poiché va su e giù e non è possibile programmarla perché non si può prevedere il futuro, e anche se potessi ci sarebbero così tante variabili che possono facilmente rovinare qualsiasi tipo di previsione possibile. La questione diventa ancora più attuale in questi giorni in cui A.I. sistema si stanno diffondendo per qualsiasi cosa. C'è una sorta di natura interiore che prevale anche in qualcosa che è stato inventato dagli esseri umani, come i software. Le prime due canzoni parlano di un uomo senza fede nell'era dei computer ('If/Then') che inevitabilmente si sente perso ('Nowhere'). Comincia a credere sia nella religione ('Confession') che negli schemi della società corporativa ('Organization'), ma quando scopre che sono entrambi profondamente incompatibili e collegati tra loro, abbandona inesorabilmente per non preoccuparsi di nulla ('Bartleby'), tranne per il vero amore e la salvezza ('Be Pure'), mentre ad un certo punto arriva la fine e per lui suona come un'assoluzione ('Coming Down'). I Modern Stars sono un gruppo di Roma formato da Andrea Merolle (voce, chitarra), Andrea Sperduti (batteria) e Barbara Margani (voce). La loro musica è molto istintiva, allo stesso tempo tremolante, sfocata, aerea, groovy, bizzarra, distorta, armonica e dissonante. Sono fortemente influenzati da Spacemen 3, Primal Scream e Suicide.
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