BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli,
recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
-
|
Trans Europe Express
Andiamo in Liguria con due artisti di lungo corso. Il primo, meno illuminato dalle scene di quanto meriterebbe. Ginez è ciò che rende libero Giorgio, ciò che lo fa sentire vivo e vero. Ginez e il suo Bulbo della Ventola è come un circo ambulante, è come il suono di un rigattiere, è come una bottiglia di Sambuca da finire aspettando l’alba del nuovo giorno. “Sambuca Sunrise” è il nuovo disco di Ginez e il Bulbo della Ventola. Un disco di società, di leggerezza, di saltimbanco e di velenose bugie. E poi c’è Francesco Baccini. Una lunghissima chiacchierata che avrei voluto non finisse mai. “Archi e Frecce” è questo nuovo disco che porta in scena con la bellezza dell’Alter Echo String Quartet. È un disco di grandi successi ripescati lungo la sua vita e qui rivisti con un suono semplice, acustico, orchestrale… e poi due inediti, e poi quel lungo momento di confessione che io e lui ci siamo sempre restituiti ogni volta che ci siamo visti. Ne ho preso un trancio e ve lo lascio ascoltare.
|
|
-
|
Trans Europe Express
Come primo ospite finalmente mi trovo con un cantautore, un artista, una nuova penna che seguo sin dal suo esordio eponimo del 2014 e poi nel disco firmato con la band Magora. Oggi torna sul suo percorso di inediti personali con un disco come “La Mia Malattia” . Parlo con stupore e fascino assieme a Roberto Fedriga, cantautore capace di una forma davvero personale e riconoscibile. Parole che forgiano immagini, allegorie, modi di sentire e soluzioni che si lasciano ricordare. Un disco sociale, a suo modo anche politico. E poi un nome che di certo ha poco bisogno di farsi presentare. Carmelo Pipitone e i suoi Marta Sui Tubi li abbiamo ampiamente conosciuti e digeriti. Ma qui incontriamo l’artista, il solista in tutti i sensi, incontro il cantautore e il produttore artistico. La sua canzone personale oggi possiamo ascoltarla anche in un disco live dal titolo “Solo Dal Vivo” che racchiude due anni di concerti dentro i club di tutta Italia. Il suono che include riflessione, psichedelia, quel senso distopico di un tempo privo di tantissime cose “normali”. Dunque una puntata che unisce due voci che dovrebbero incontrarsi da vicino.
|
|
-
|
Trans Europe Express
Hanno un cognome in comune ma due storie decisamente lontane nel tempo e nel modo di pensare al suono. Il primo è Carlo Valente, giovane penna della canzone d’autore italiana, pop quanto basta per richiamare la forma classica… d’autore come si deve che dimostra una forza nella parola davvero interessante. “Metri quadrati” uscito per Totosound è questo nuovo disco di inediti dentro cui campeggia anche un omaggio a De Gregori e una canzone scritta da Pino Marino. Bandiere e punti fermi di una canzone matura e decisamente personale. Il secondo Valente, Claudio Valente, artista di lunghissimo corso che ricordiamo quando ha portato in alto la voce di band quali Art Decò, Telegram e Holidays Futurisme. Da tempo in una carriera solista che oggi si corona di un nuovo disco dal titolo “Radio Sky” uscito per Dischi Soviet Studio. Ovviamente la New Wave, ovviamene il richiamo di un certo suono distopico - e forse non è un caso che dentro l’ultima traccia troviamo anche Jason Lindner, tastierista di Bowie in “Blackstar”. Perché è lì che ci troviamo, di futuro e di radici, di una radio che diffonde messaggi di salvezza.
|
|
-
|
Trans Europe Express
Una puntata visionaria, distopica, che alla parola affida una responsabilità alta. Partiamo da Il Silenzio delle Vergini, formazione fondata da Armando Greco a cui rapisco del tempo per ragionare sul suono e sulla parola di questo nuovo disco intitolato “La Chiave di Berenice” uscito per gli amici de I Dischi del Minollo di Francesco Strino. Disco apolide in senso estetico, di spoken words scuro, in cerca di luce, segmenti di introspezione dentro cui navigare scandagliando se stessi. E poi un doppio 45 giri corredato di un fumetto a cura di Andrea Frittella. Parleremo con Alessandro Denni e il suo progetto collettivo titolato Il Wedding Kollektiv che sforna un’opera multidirezionale dal titolo “2084”: ragionare su quello che la pandemia ha seminato come nuove normalità dipingendo un futuro distopico ma decisamente possibile. Tanti i riferimenti alla letteratura e all’arte in tal senso ma su tutte un suono che di suo cerca una forma priva di abitudini.
|
|
-
|
Trans Europe Express
Un nuovo disco che rompe un lungo periodo di silenzio. Torna con inediti in studio Davide Combusti in arte The Niro ed eccolo qui il disco dal titolo “Un mondo perfetto” uscito per Esordisco e disponibile anche in una bella release in vinile. La calma necessaria per una contemplazione si colora ai bordi di rabbia e nuova rinascita. Quell’arpeggio di nylon che lo ha sempre contraddistinto miscelato con sapore rock, distopico se possibile. E poi un gigante come Antonio De La Cuesta che tutti conosciamo come Tonino Carotone, che tutti abbiamo conosciuto con “Me cago en el amor” uscita con il nuovo millennio. Oggi torna anche lui con un disco dal titolo “Etiliko Romantiko” uscito per Maninalto!, tracce di storia e scritture nuove perché nuovi sono anche i musici che l’accompagnano, oltre a preziose collaborazioni per ripescare dalla storia brani che la storia l’hanno scritta. E pesco Tonino in questo tempo frenetico, strano, assurdo.
|
|
-
|
Trans Europe Express
Penso che personaggi come Arlo Bigazzi rappresentino a pieno il vero significato di indipendenza e di libertà espressiva nel suono, nella forma come nel concetto. In questa puntata l’onore e il piacere di ritrovarmi con un maestro e un amico tornando sulle pagine di “Alfabetiere Majakovskij!”, in qualche modo evoluzione del progetto "Majakovskij! Il futuro viene dal vecchio ma ha il respiro di un ragazzo" (Materiali Sonori) concepito con un reading e traduzioni a cura dell’attrice Chiara Cappelli. Ora quel viaggio si colora di nuove soluzioni sonore concepiti con Flavio Ferri a corredo di un libro fotografico realizzato da Lucia Baldini e una prefazione a cura di Mirco Salvadori. Davvero difficile sintetizzare questo lungo progetto ma ci proviamo dentro una chiacchierata che dovrebbe non finire mai. E poi spazio ad un gigante del suono e della musica come Franco Mussida. Da anni indaga il ruolo, il potere e la funzione del suono e della musica, non solo da un punto di vista creativo ma anche sociale e spirituale. Ultimo tassello di questo viaggio è un doppio Lp dal titolo “Il Pianeta della Musica e il viaggio di Iòtu” da cui estrapoleremo forse un momento lirico e melodico che oserei definire quasi politico… in senso romantico. Un concept che solo può essere frutto di una vita di grande esperienza e di grande saggezza musicale.
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|