|
Michael J. Bassett
Solomon Kane
Fantasy, Azione, Avventura, Horror, durata: 104’ – F / CZ / GB
2009
Davis-Films, Czech Anglo Productions, Wandering Star Pictures / Eagle Pictures
di
Omar Cataldi
|
|
La faccia truce del protagonista James Purefoy ci guarda dalla locandina di questo film, una coproduzione europea che trasporta violentemente sul grande schermo una delle glorie del pulp americano di 80 anni fa...
Sì, perché Robert E. Howard, nome che ai più non dirà nulla, fu uno dei pilastri della narrativa spicciola americana che infuriava sulle variopinte riviste di racconti degli anni Venti/Trenta, e fu proprio su queste che creò il suo famoso Conan il barbaro, poi glorificato da fumetti e film… e fu sempre su queste che vide la luce anche Solomon Kane, freddo e spietato spadaccino puritano nell’Inghilterra del ‘600, nemico giurato di demoni, vampiri e lupi mannari…
Non è un caso perciò che la locandina sopracitata mostri un eroe dai lineamenti primitivi mentre fa una smorfia “barbarica” identica alle impagabili espressioni di Arnold Schwarzenegger nel suo esordio cinematografico conaniano, e che il sottotitolo del film reciti “dal creatore di Conan il barbaro”; lo spettatore crederà di poter fare due più due, e accosterà nel suo subconscio i due personaggi, accomunati dallo stesso autore letterario.
In realtà i due personaggi, ovviamente, hanno poco in comune, se non lo stile immediato e brutale con cui l’autore scriveva le loro avventure. Cosa è rimasto dell’eroe originale nella sua versione cinematografica? La domanda è malposta… andrebbe rovesciata. Cosa ha aggiunto il cinema alla pagina scritta? Parecchio, probabilmente troppo. I racconti originari di Solomon Kane erano caratterizzati da un’estrema asciuttezza, e scarsissima introspezione sul personaggio: pressoché nulla si sapeva di lui, se non il fatto della sua folle e ossessiva crociata contro il Male, e le creature sovrannaturali che lo praticavano, perlopiù vampiri e stregoni vari. Il film, fedele alle tendenze della cinematografia eroica moderna, indulge in una lunga introduzione sulle origini di Solomon Kane, sulla sua redenzione e sulla sua iniziale conversione alla non-violenza; forse un processo legittimo da parte degli sceneggiatori per creare una storia organica, e non un semplice eroe uccidi-e-squarta, ma è un artificio stravisto ormai, che non convince i conoscitori del personaggio, e non attira nemmeno i neofiti, con la sua prevedibilità e scarsa originalità…
Ne consegue una pellicola di soporifera routine, che si può e si deve guardare distrattamente dal divano di casa, senza aspettarsi grandi sorprese: il che dimostra ancora una volta la difficoltà di portare su grande schermo i brutali eroi letterari (ma la parola “eroi” per questi personaggi è quanto mai opinabile) del grande Howard. Restiamo in fiduciosa (ma non troppo) attesa del remake di Conan il barbaro attualmente in preparazione...
VOTO: 1,5/5
Articolo del
25/07/2010 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|