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Bernardo Bertolucci
The Dreamers
2003
Jeremy Thomas/Medusa
di
Sara Miccione
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Gli States non smettono mai di stupire: mentre uccisioni a ripetizione sono accolte nelle sale senza un battito di ciglia, è sufficiente una scena di sesso non convenzionale per far ricorrere gli Americani a tagli e censura. Quest’ultimo film di Bertolucci avrà lo stesso destino di altre novità di quest’anno tra cui “In the cut” della Champion, cioè, solo nelle sale americane saranno tagliate alcune scene di sesso. Ammesso che il tema dell’incesto sia uno dei pochi tabù sessuali rimasti alla nostra apparentemente disinibita società c’è da dire che lo stesso Bertolucci si era autocensurato eliminando alcune delle scene più estreme che erano nei suoi progetti, per evitare che negli Usa la pellicola fosse rifiutata dai più forti circuiti a causa dei temutissimi visti assegnati dalla Motion Picture Association of America (MPAA) ma evidentemente nonostante ciò il film è stato ugualmente considerato nella sua versione integrale troppo hard per il grande pubblico. Comunque come spesso accade “The Dreamers” è molto più soft di quello che ci si potrebbe aspettare ed in Europa questa bailamme non farà altro che attirare la gente nelle sale. Tratto dal romanzo“The Holy Innocents” di Gilbert Adair questo è un film molto introspettivo in cui la politica appare pochissimo ed il plot è basato sul rapporto tra i tre protagonisti Isabelle, Theo e Matthew. La regia è naturalmente impeccabile come del resto sceneggiatura, fotografia e ambientazione ma al contrario del precedente “Io ballo da sola” questa volta a Bertolucci non riesce l’operazione di mettere un attore alle prime armi nei panni dell’ingenuo adolescente e di renderlo credibile. Il giovanissimo e avvenente Michael Pitt non riesce a convincere ed alla sua prima esperienza importante delude, ricorda un’immaturo Di Caprio ma senza quelle capacità di recitazione che forse avrebbero reso quest’ultimo perfetto per questo ruolo. Insomma questi dreamers non riescono a farci sognare fino in fondo: il sesso, l’incesto, la perdita della verginità, il desiderio di suicidio e di rivoluzione sono interpretati con distacco dagli attori che non ci fanno sentire con emozione i turbamenti dei protagonisti forse con una parziale eccezione per il personaggio di Isabelle interpretato discretamente dalla bellissima Eva Green. In conclusione non si possono dimenticare le citazioni cinematografiche che sono la parte puramente geniale di “The Dreamers”, dove i protagonisti sembrano entrare nei film che amano con un’illusionismo perfetto, queste sequenze valgono l’intero film e sono girate con una delicatezza e un’abilità proprie solo di un grande regista.
Articolo del
07/11/2003 -
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