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67ma Mostra del Cinema di Venezia
Chiusura con il Leone a Sofia Coppola e la coppa Volpi a Vincent Gallo
13/09/2010
di
Erica Bruni
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Sabato 11 settembre si è conclusa la 67 mostra internazionale d’arte cinematografica. La giuria ha deciso di consegnare il Leone d’oro a Sofia Coppola per il suo struggente Somewhere. La coppa Volpi è stata assegnata a Vincent Gallo per la memorabile interpretazione in Essential Killing di Jerzy Skolimowski. Protagonista assoluto di quest’opera Gallo interpreta il controverso ruolo di un talebano in fuga. La coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile invece è stata assegnata ad Arien Labed per il film Attenberg di Athina Rachal Tsangari. Il premio speciale Mastroianni è stato consegnato a Mila Kunis per il film Black Swan di Darren Aronofski.
Ma la vera sorpresa della mostra è stato l’esplosivo Balada Triste de Trompeta dello spagnolo Alex De La Iglesia, alla proiezione ufficiale in sala grande è seguita una standing ovation e dieci minuti d’applausi, Tarantino era entusiasta non mi stupisce il fatto che abbia vinto il Leone per la regia e l’Osella per la migliore sceneggiatura. Il film si svolge nella cornice storica della guerra civile. Due clown Javier e Sergio si innamorano perdutamente di una donna, una ballerina. Ne segue un duello in cui nel finale i due si ritroveranno veri freaks. Una pellicola geniale, surreale ed eccessiva, è già culto la sequenza dei titoli di testa. In quest’opera non si può non godere della potenza visiva dalla regia circense di De La Iglesia, e il continuo mescolamento dei piani dal privato al politico con una buona dose di anticlericalismo. Un vero pastiche postmoderno assolutamente da non perdere. L’Osella per la migliore fotografia è andata a Mikhail Krichman per il film Ovsianki ( Silent Soul) di Aleksei Fedorchenko. La giuria ha deciso anche di consegnare un leone speciale per l’insieme dell’opera a Monte Hellman.
Di questa kermesse veneziana vorrei anche citare lo straordinario documentario o mockumentary fuori concorso su Joaquin Phoenix I’m Still here che vede l’esordio registico di Casey Affleck. Il documentario racconta il misterioso ritiro dalle scene dell’attore per intraprendere la carriera di rapper. Sempre fuori concorso Sorelle mai, il film è costituito da sei episodi di una stessa storia girati a Bobbio in sei anni diversi tra 1998 e il 2008 dove vita, arte, memorie e sogno evolgono e si fondono attraverso la regia raffinata di Marco Bellocchio. E ancora Sion Siono con Cold Fish, François Ozon e il suo Potiche, e il grande Takashi Miike con il filosofico 13 Assassins.
Articolo del
13/09/2010 -
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