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Ben Affleck
The Town
Thriller, Drammatico, Romantico, durata: 120’ – U.S.A.
2010
GK Films, Initial Entertainment Group, Legendary Pictures, Warner Bros. Pictures / Warner Bros. Pictures Italia
di
Omar Cataldi
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Se intendete trasferirvi a vivere a Charlestown (The Town), sobborgo di Boston, meglio aprire un conto bancario on-line; oppure usate la cara vecchia mattonella smossa, o il materasso. Questo perché lì le rapine a furgoni portavalori e istituti di credito sono all’ordine del giorno… E Ben Affleck, autoctono bostoniano di successo, lo sa bene, al punto da realizzarci un film, un buon film sul solito colpaccio che dovrebbe cambiarti la vita, e sul quale invece la mano del Destino ama tanto abbattersi senza pietà… un filone che, in decenni di storia cinematografica, ha sempre affascinato gli spettatori.
Doug MacRay, operaio edile e (soprattutto) capo di una banda di rapinatori provetti, è “figlio d’arte”: il padre, oggi carcerato, faceva lo stesso mestiere. Lui però è diverso: ha un buon cuore, e spera un giorno di sganciarsi dalla spirale della criminalità. La frequentazione con una giovane e bella direttrice di banca, “conosciuta” durante un colpo, sembra potergli fornire quel trampolino di lancio verso la vita libera che aveva sempre inconsciamente desiderato. Ma nella sua c’è sempre un’altra rapina risolutiva dietro l’angolo, e poi un’altra, e poi un’altra ancora… e a lui, il migliore, la banda non vuole rinunciare.
Forse è prematuro giudicare la carriera registica di Ben Affleck appena al suo secondo film (dopo Gone Baby Gone), ma finora ha dimostrato (non così paradossalmente poi) di rendere meglio dietro la macchina da presa che davanti, dove la sua proverbiale inespressività non gli ha mai fornito grande appeal. Come regista invece ha saputo ritagliarsi una certa attenzione e un buon favore di critici e spettatori: merito di storie accattivanti (finora sempre tratte da romanzi), dal sapore neo-noir, una regia limpida e scorrevole, che cede ad una narcisistica frenesia durante l’action, degli ottimi cast di anti-star, sempre gradevolmente assortiti. Nella ricca compagnia di The Town ci riserviamo di citare il futuro puledro vincente di Hollywood, Jeremy Renner (The Hurt Locker), esaltato fratellastro del protagonista, e l’adorabile lentigginosa Vicky di alleniana memoria, Rebecca Hall, nel ruolo della direttrice di banca che tutti vorremmo corteggiare anziché prendere a male parole.
Lo stesso Affleck sa districarsi bene nel ruolo di un protagonista frustrato da una vita d’adrenalina che comincia a respingerlo; e tra le scene d’azione che scandiscono il film, coreografie già viste, ma con qualche inedito tocco brillante qua e là (vedi la maschere dei rapinatori), sorprende un certo spazio destinato ai teneri incontri con la banchiera. Sembra interessante il fatto che, nonostante i fondi hollywoodiani di cui certo può disporre, Affleck pare preferire una certa sobrietà e intimità: non perde tempo a raccontare i dettagli dei piani di rapina, né si crogiola nella celebrazione o nella disperazione dei colpi riusciti/falliti: le sue camere sono spesso incollate ai volti naturali degli attori. Evidentemente, come molti attori già finiti dietro la macchina da presa, ha a cuore il fatto che le emozioni del film siano trasmesse a dovere. Obiettivo centrato. VOTO: 3,5/5
Articolo del
14/10/2010 -
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