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Rodrigo Cortés
Buried - Sepolto (Buried)
Thriller, durata: 95' - Spagna
2010
Moviemax
di
Fabio Piozzi
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Un uomo si riveglia sepolto vivo in una bara, con accanto a sè un telefono cellulare e poco altro. Mettendosi in contatto con i suoi sequestratori scoprirà che per essere liberato dovrà convincere l'ambasciata americana a pagare un cospicuo riscatto, altrimenti non vedrà più la luce del sole. Lo spagnolo Rodrigo Cortés riesce nell'impresa di girare novanta minuti di lungometraggio unicamente in una bara e con un solo interprete (Ryan Reynolds), entusiasmando il Sundance e una buona fetta di pubblico americano, nonostante di per sè il film non abbia esattamente tutte le carte in regola per sfondare al botteghino. Se lo spettatore a un certo punto in sala cerca con gli occhi una finestra da aprire per far passare un po' di aria significa che la sensazione di claustrofobia suscitata è notevolmente alta, come era prevedibile immaginare. L'autore ha voluto puntare su una tensione angosciante inevitabile per una pellicola di questo tipo, ma prima ancora ha voluto vincere una sfida fine più a se stessa che al valore del film. Tarantino la strada del sepolto vivo l'aveva già battua con Kill Bill e C.S.I., ma quella era un'altra storia. Questo è invece il risultato di una scommessa che usa la tecnica come fine più che come mezzo, paragonabile a quelle (poche, per fortuna) pellicole girate in unico pianosequenza che evidenziano se non altro tutto il loro manierismo. E fissare un'ora e mezza un tizio chiuso in una bara, converrete che non sia il massimo della scorrevolezza.
VOTO: 2/5
Articolo del
25/10/2010 -
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