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Gru è un super cattivo, ma non uno di quelli di successo e forse neanche più tanto al passo coi tempi. Per riaffermare la sua fama decide di portare a termine il colpo del secolo: rubare la luna. Per riuscire nell’impresa a cui anela dall’infanzia, il nostro “anti eroe” dovrà fare i conti con assistenti molto singolari e con il suo arci nemico Vector. Proprio per farla in barba a quest’ultimo Gru prende in adozione tre orfanelle, elemento chiave di un bizzarro stratagemma che cambierà per sempre ed inaspettatamente la sua vita.
Mentre i malvagi villains – quelli cinematografici certo, ma non solo – riscuotono la stragrande maggioranza delle simpatie del pubblico, godendo di molta più popolarità dei buoni un po’ noiosi e sorpassati, Cattivissimo me rappresenta la carta vincente giocata dalla Universal nello scontro fra le major a colpi di film d’animazione in 3D. Il film, primo lungometraggio diretto dai francesi Pier Coffin e Chris Renaud rappresenta un vero e proprio “jolly” adatto a grandi e piccini, e destinato quindi ad accaparrarsi un’ampissima fetta di spettatori paganti. Entrato di prepotenza nella classifica dei film più visti nella prima settimana dall’uscita nelle sale, Cattivissimo me è una vera e propria bomba di divertimento allo stato puro. La parabola della trasformazione, come quella da bestia o ranocchio in principe, tipica della favola, viene qui rivisitata mostrandoci un irresistibile e maldestro cattivone che veste i panni del genitore, senza però perdere le caratteristiche originarie del suo carattere che lo rendono così unico e speciale. Ed ecco che allora delle vecchie bombe aeree diventano delle culle, dai laboratori e le armi super segrete si passa ai fornelli e ai saggi di danza classica. La storia è raccontata attraverso il susseguirsi momenti di comicità esilarante, che risultano sempre azzeccati grazie ad alcuni tocchi che nel contesto risultano politically uncorrect, senza mai diventare pesanti. Gru (a cui presta la voce per la versione italiana del film Max Giusti), le piccole Margo, Edith ed Agnes, e tutti gli altri personaggi del film sono una fonte inesauribile di risate che trascina lo spettatore in una piacevolissima avventura e intrattiene senza perdere il ritmo per tutta la durata della pellicola. Particolarmente spassose sono le gag messe in atto dai sottoposti di Gru: un esercito di Minion, piccoli salsicciotti gialli, imbranati e iperattivi che ne combinano di tutti i colori in continuazione, diventando i protagonisti indiscussi di alcune tra le scene più riuscite. Di tanto in tanto la sceneggiatura tocca anche tasti ed argomenti abbastanza delicati, ma senza mai scadere nel buonismo o diventare troppo sentimentale, con una buona dose di ingegno, al gusto smielato si preferisce quello dolce, e perché no, anche agrodolce.
Come alcuni dei migliori film d’animazione, Cattivissimo me riesce a divertire senza essere stupido. A renderlo ammiccante, anziché scontato e banale, basta un pizzico di furbizia e di ingegno. Tutti lo possono vedere a cuor leggero – tenendosi la pancia – e anche chi è burbero e bisbetico, chi è un po’ Gru nella vita, non riuscirà a resistere e si farà strappare un sorriso.
VOTO: 3,5/5
Articolo del
29/10/2010 -
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