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David Fincher
The Social Network
Drammatico, durata: 121' - U.S.A.
2010
Columbia
di
Gabriele Toresani
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Fin dalle prime indiscrezioni l’appeal di questo film era forte. Diretto da David Fincher, uno dei migliori registi contemporanei, fotografia di Jeff Cronenweth (che ha già collaborato con Fincher in Fight Club, cioè uno dei film più importanti dell’ultimo decennio) e colonna sonora di Trent Reznor, leader dei Nine Inch Nails, in collaborazione con Atticus Ross (produttore di Ghosts, uno degli ultimi lavori di Reznor). L’unica preoccupazione era il tema: non avevo idea di come si potesse affrontare in modo intrigante e intelligente un tema come Facebook e il suo creatore, evitando le trappole classiche dei biopic (tra cui una sceneggiatura schematica e celebrazione di un personaggio così forte). Missione compiuta? Direi di sì, visto che posso tranquillamente affermare che The Social Network è uno dei film più belli e importanti degli ultimi anni. Come spiegare la bellezza è presto detto: il film è tecnicamente impeccabile e dimostra come Fincher abbia il controllo su ogni piccolo dettaglio (basti prestare attenzione al curatissimo sonoro). E questo innalza il film rispetto a molti prodotti hollywodiani. Ma tutta questa perizia tecnica è supportata da una sceneggiatura all’altezza? La risposta è assolutamente affermativa. Lo splendido e intelligente script di Sorkin è serratissimo, non presenta punti morti, riesce ad essere comprensibile nonostante sia molto intricato (strutturato perfettamente su tre livelli temporali diversi) ed è divertente e spigliato riuscendo a toccare punti fondamentali. Ecco perché The Social Network è importante, anzi, necessario. Usando la nascita di Facebook come spunto riesce a parlare dei rapporti umani (ecco il vero perché del titolo) e le conclusioni non sono delle più confortanti. Tutt'altro. Analizzando il personaggio di Zuckenberg (dipinto come una persona sgradevole, un “creep“, non a caso è stata usata nel trailer la cover dell‘omonimo brano dei Radiohead), Fincher e Sorkin dipingono una società in cui ogni valore perde importanza (amicizia e amore) e la comunicazione ormai riesce ad avvenire solo con una richiesta di amicizia o in via telematica (fondamentale il dialogo iniziale, se si presta attenzione si nota che ha la stessa tipologia di una conversazione via chat).
Ma queste poche righe di recensione non possono riassumere la bellezza e l’importanza di questo film. Per scoprirla correte al cinema e guardatevi il film. Mal che vada, vi godrete un ottimo film di intrattenimento.
VOTO: 4,5/5
Articolo del
18/11/2010 -
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