Lee Daniels Precious Drammatico, durata: 109' - U.S.A.  2009 Fandango di Davide Marchioni

Clarence Precious Jones è una ragazza di diciassette anni, obesa, incinta per la seconda volta dopo l’ennesima violenza sessuale subita ad opera del padre. Vive ad Harlem, in un appartamento fatiscente invaso da gatti, insieme alla madre che anziché proteggerla la accusa di averle rubato il suo uomo e tenta di ostacolarla in tutto, anche nel suo non facile percorso scolastico che la riscatterebbe da quella condizione di analfabetismo da cui proviene. Con Precious la vita è stata durissima, ma lei ha ancora la forza di sognare e spesso si immagina una star della musica o del cinema. Frequenta, contrariamente al volere della madre arpia, una scuola alternativa, e proprio li troverà qualcuno disposto a volerle bene e ad aiutarla.

Ambientato interamente nella comunità nera e degradata della Harlem degli anni Ottanta (siamo nel 1987), il film ha finora vinto al Sundance Film Festival il Premio del Pubblico e il Gran Premio della Giuria, oltre ad essere passato da Cannes dove è stato accolto da ottime critiche e da una lunga standing ovation. Tutti riconoscimenti ampiamente meritati, perché il regista Lee Daniels trasforma egregiamente in pellicola l’omonimo romanzo Push di Sapphire, dando vita ad un personaggio straordinario che difficilmente dimenticheremo. Un personaggio che, interpretato dall’esordiente Gabourey Sidibe, riesce ad accollarsi sulle grandi spalle e su un volto giustamente mai sorridente il dramma di tante donne che subiscono violenza dentro le mura di casa, cioè proprio li dove dovrebbero sentirsi più protette. E la grandezza del personaggio e dell’interpretazione della giovane attrice è soprattutto nel fatto che non vi è la ricerca del pietismo fine a se stesso: la forza di reazione di Precious alle avversità della sua vita generano indubbia solidarietà ma sono soprattutto esempio di forza e di stimolo per reagire.

Peccato che anche questo bel film arrivi in Italia con colpevole ritardo (il film fu presentato al Sundance nel gennaio del 2009), quando nelle sale già si affacciano i cinepanettoni che certamente toglieranno la giusta visibilità ad un film che invece davvero tutti dovrebbero vedere. Peccato perché il film, oltre ad essere una drammatica storia di una (purtroppo) sempre drammatica attualità, è anche ottimamente recitato da tutti i suoi protagonisti (su tutti l’interpretazione della mamma di Precious, la straordinaria Mo’Nique), ed è un spaccato angosciante ma reale di tutta quella comunità afroamericana che ha lottato e continua a lottare per l’affermazione di certi diritti che in america sembrano colpire in maniera discriminante alcune razze piuttosto che altre. Certo, oggi pensare che quella comunità sia riuscita a portare un nero alla Casa Bianca fa ben sperare. Ma quella è un'altra storia.

VOTO: 4/5