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James L. Brooks
Come lo sai (How Do You Know)
Commedia, Drammatico, durata: 120’ – U.S.A., Regno Unito
2010
Columbia Pictures Corporation, Gracie Films, Road Rebel / Sony Pictures Releasing Italia
di
Omar Cataldi
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Spesso le disgrazie comuni uniscono, anche nel profondo, facendo sbocciare affetti e amori tra le persone più improbabili unite solo dalle avversità.
E’ ciò che succede a Lisa, giocatrice della nazionale femminile a stelle e strisce di softball (se non sapete cos’è, significa che siete anti-americani): silurata dalla squadra per raggiunti limiti di età (31 anni!), si ritrova nel mezzo della proverbiale strada, e non riesce a fare altro che autocommiserarsi. Nella stessa città, George, giovane e onesto amministratore d’azienda viene improvvisamente indagato per presunte malversazioni, e il mondo gli crollerà addosso. Lisa e George hanno bisogno l’una dell’altro senza saperlo: lei (“perché non esce mai con i non-atleti”) si crogiola con un atleta svampito e narciso, lui si attacca alla bottiglia…
James L. Brooks, regista/sceneggiatore veterano della dramedy romantica (Voglia di tenerezza, Qualcosa è cambiato) ritorna dopo qualche anno di assenza, puntando su una nuova giumenta vincente: la bionda e adorabile fidanzata d’America Reese Witherspoon. Lei ha tutte le qualità recitative e “patriottiche” per bucare senza problemi uno schermo hollywoodiano, ma Brooks non gli va dietro stavolta con la pellicola. Storia e dialoghi inutilmente contorti sottolineano che si tratta di una commedia sulle nevrosi, ma Woody Allen è molto lontano. Qui si fa fatica a seguire le vicende e di riflesso i personaggi assumono comportamenti piuttosto ermetici: lo stesso titolo del film sembra quasi fuori luogo, perché il tema del sapere o no quando si è innamorati non emerge quanto si vorrebbe, mentre sarebbe stato più interessante (e profondo) analizzarlo.
Infatti l’unico personaggio che si interroga apertamente sul tema è l’immaturo dongiovanni Matty (tipicamente interpretato da Owen Wilson) e tra tutti è il meno credibilmente interessato all’amore vero. La presenza piuttosto gratuita di Jack Nicholson (solo perché amico e attore-feticcio del regista) nel ruolo del padre manipolatore di George è ormai al limite della macchietta autoreferenziale.
Rimpiangiamo un po’ questa occasione sprecata (tanto più che il regista ha dichiarato di avere in mente questo film da anni) e auspichiamo il ritorno ad una commedia hollywoodiana più lineare e digeribile per il middle man americano, alla quale Brooks ci aveva abituati.
VOTO: 2/5
Articolo del
24/02/2011 -
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