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Jaume Collet-Serra
Unknown - Senza identità
Drammatico, Thriller, durata: 111' - U.S.A.
2011
Warner Bros
di
Elisabetta Lanzillotti
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Unknown è il titolo del film. Non conosciuta è l’identità del protagonista, che la perde dopo un incidente stradale a Berlino. Il Dott. Martin Harris si trova in Germania per un convegno sulla biotecnologia. A bordo di un taxi guidato dalla “rivelazione” di Tarantino Diane Kruger (Bastardi Senza Gloria) finisce in acqua, viene salvato dalla donna e rimane in coma per quattro giorni. Al suo risveglio non è più in possesso della propria identità, qualcuno lo ha rimpiazzato e nemmeno la moglie devota sembra riconoscerlo; l’unica alleata nel disperato tentativo di trovare delle risposte è proprio la taxista che lo ha tratto in salvo, l’unica a credergli, l’unica disposta a mettersi in gioco anche rischiando la vita.
Prima crediamo, o possiamo credere, che ci sia del soprannaturale; a fomentare questa convinzione la presenza di due attori sconcertanti come Frank Langella e Bruno Ganz. In realtà di soprannaturale c’è solo l’abilità registica e scrittoriale nel far credere proprio questo allo spettatore, quando all’evidenza Unknown è una ripresa dei film di Jason Bourne, velatamente citati e ricitati in agonizzanti sequenze di disperazione psicologica, psicofisica, combattimenti corpo a corpo e inseguimenti in auto. Identità, complotti e sanità mentale.
Ciò che è ancora più unknown è che, nonostante i difetti, le ripetizioni, le copie, le improbabilità e i cliché, si tratti di un film estremamente interessante, capace di stupire. Se poi la sorpresa sia positiva o no è un giudizio tutto personale e ambiguo: ignorare Bourne o no? Non pensare al fatto che ci sono cose e cose che sono ormai trite, o no? Pensare alla carriera di Liam Neeson o seguire solo l’azione? Nella prima metà del film queste domande non ce le stiamo ancora ponendo, stiamo aspettando di capire, stiamo aspettando la rivelazione del mistero. E ancora il film ci piace. A scadere progressivamente verso la fine monotona. Il giudizio rimane sospeso a metà.
VOTO: unknown
Articolo del
08/03/2011 -
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