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Far East Film Festival
SPECIALE Far East Film Festival 2011
17/05/2011
di
Erica Bruni
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Da tredici anni il Far East Film Festival di Udine ha fatto dell’esplorazione del cinema popolare asiatico la sua missione. Il programma di quest’anno, più ricco che mai, con ben 87 pellicole provenienti da dodici paesi con new entry della Mongolia, è il risultato di un lavoro iniziato cinque anni fa e frutto di una pianificazione di incontri e accordi presi sul campo. Un esempio è la nascita della commedia panasiatica Asia Laughs! Che risale al 2006 quando venne realizzata Asia Sings!, panoramica gemella sul musical asiatico. Inoltre questa tredicesima edizione per la prima volta ha consegnato il Premio alla Carriera: il Gelso d’Oro simbolo del Friuli Venezia Giulia ad uno dei più grandi attori comici di oggi e di ieri: Micheal Hui. Un’altra novità rispetto agli anni precedenti è l’utilizzo con continuità di due sale dove alle proiezioni al Teatro Nuovo Giovanni di Udine si sono affiancate le proiezioni pomeridiane e notturne del Visionario (sala astra, 300 posti).
A conquistarsi il premio mymovies Award (votato dagli utenti del sito mymovies) è stato il giapponese Confessions di Nakashima Tetsuya, mentre è stato diverso il voto della giuria popolare che ha premiato Here comes the bride di Chris Martinez, al secondo Under the Hawthorn Tree di Zhang Yimou e al primo Aftershock del cinese Feng Xiaogang.
Il Far East Film Festival ha sostenuto anche una raccolta fondi per il Giappone con l’iniziativa FEFF FOR JAPAN. Guido Scarabottolo ha disegnato il logo della campagna di raccolta fondi; il logo caratterizzava le borse del festival. Il ricavato delle vendite è stato devoluto all’organizzazione Civic Force giapponese impegnata sul campo con aiuti concreti alle popolazioni del nord.
Nella sala del Visionario sono state ospitate Il Viaggio, prima mostra dedicata in Italia al giapponese Yuichi Yokoyama, che rinnova la collaborazione con l’Associazione Hamelin di Bologna.
Far East Film 13 si conferma ancora una volta una delle più grandi vetrine mondiali del cinema asiatico, un solido punto di riferimento per appassionati del cinema orientale, con questa edizione ha superato la soglia dei 55 mila spettatori. Un festival unico con oltre 1500 accreditati che non stabilisce gerarchie tra visioni pop o d’élite. Un incontro lontano dai meccanismi di potere verso la cultura popolare dell’estremo Oriente e le sue forme più libere e sperimentali. Non ci resta che aspettare con ansia la prossima edizione!
Articolo del
17/05/2011 -
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