Robert Rodriguez, Ethan Maniquis Machete Azione, durata: 105' - U.S.A.  2010 Lucky Red di Erica Bruni

Machete (ormai diventato già culto con il suo finto trailer in Planet Terror) esce finalmente nelle nostre sale dopo essere stato presentato in anteprima alla 65° Mostra del cinema di Venezia alla proiezione di mezzanotte, in una Sala Grande gremita con applausi scroscianti per il mitico regista texano Robert Rodriguez.

Machete è un agente federale che si pensa sia morto in uno scontro con la banda del pericolosissimo boss Torrez. In realtà invece ha trovato rifugio in Texas dove viene coinvolto nell’attentato ad un senatore razzista. Il nostro eroe scoprirà poi di essere infilato in un macchiavellico complotto che vedrà lui come capro espiatorio. Al suo fianco a combattere i "cattivi" ci sarà Sartana Rivera (Jessica Alba), giovane e seducente ufficiale della squadra anti-immingrazione.

Machete era un personaggio che da tempo Rodriguez aveva voglia di realizzare e il finto trailer di Planet Terror è stata solo una gustosa anticipazione.
L’operazione è perfettamente riuscita, il tentativo di voler far resuscitare il b-movie è stata realizzata con grande successo. Il film denso di dialoghi accattivanti, azione, ultraviolenza, sesso, droga, corruzione, e giustizia rendono questo film adrenalinico a partire dalla sequenza iniziale sino all’ultima inquadratura.
Brillante e spassosi i camei con Steven Segal, Don Johnson e il grande Robert De Niro, quest’ultimo nella parte di un ironico e viscido senatore. Immancabile anche il mitico Tom Savini.
L’ultima opera Rodriguez è una summa di tutta la sua bizzarra poetica, che richiama il cinema di genere degli anni Settanta, di cui sia lui che Tarantino si sono ampiamente nutriti in gioventù.
Machete infatti condensa tutte le caratteristiche care al cinema di genere, un eroe tradito, l’arma bianca che prende il sopravvento sulle armi da fuoco, femmine guerriere e sensuali, e donne lussuriose che si tramutano in suore armate di pistola.
Ma a prendere il sopravvento è la tematica dell’immigrazione e della politica adottata dagli U.S.A. Machete perde le sue spoglie individuali e diventa la personificazione di un popolo. Il duello è annullato dalla coralità della lotta, un vero e proprio mexploitation.

Nel complesso Machete piacerà soprattutto ai cultori del genere, 105 minuti di puro divertissement, in cui viene lasciato il pubblico in attesa di Machete Kills primo di uno dei due seguiti già annunciati, del quale Rodriguez avrebbe già scritto la sceneggiatura da tempo.

VOTO: 3/5