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Col caldo estivo che pare non passare mai eccoci qui a tirare le fila dell’annata cinematografica appena chiusasi, e della quale – stavolta diciamolo – per un manipolo di ottimi film non ci possiamo lamentare. Prima di addentrarmi nella disquisizione di vincitori e vinti lascio a voi la scoperta delle singolari classifiche di noi decennali esperti critici cinematografici (per approfondimenti si veda sul dizionario la voce “sarcasmo”). Buona lettura e a fra poco!
Andrea Belcastro
1) Il cigno nero, di D. Aronofsky 2) Biutiful, di A. G. Inarritu 3) Kick Ass, di M. Vaughn 4) Il Grinta, di J. & E. Coen 5) Machete, di R. Rodriguez
Rivelazione: Zombieland, di R. Fleischer Flop: Inception, di C. Nolan
Erica Bruni
1) The Social Network, di David Fincher 2) Inception, di C. Nolan 3) Il cigno nero, di D. Aronofsky 4) Il discorso del re, di T. Hooper 5) The Tree Of Life, di T. Malick
Rivelazione: Buried, di R. Cortés Flop: Hereafter, di C. Eastwood
Omar Cataldi
1) Il discorso del re, di T. Hooper 2) Inception, di C. Nolan 3) Il Grinta, di J. & E. Coen 4) The Social Network, di D. Fincher 5) Tamara Drewe, di S. Frears
Rivelazione: Ladri di cadaveri, di J. Landis Flop: The Tourist, di F. H. von Donnersmarck
Valentina Gianfermo
1) Inception, di C. Nolan 2) Sucker Punch, di Z. Snyder 3) Thor, di K. Branagh 4) Kick Ass, di M. Vaughn 5) Kung Fu Panda 2, di J. Yuh
Rivelazione: Rapunzel, di N. Greno & B. Howard Flop: Conan The Barbarian, di M. Nispel
Elisabetta Lanzillotti
1) Inception, di C. Nolan 2) The Town, di B. Affleck 3) The Killer Inside Me, di M. Winterbottom 4) Parto col folle, di T. Phillips 5) Il discorso del re, di T. Hooper
Rivelazione: Captain America, di J. Johnston Flop: Priest, di S. T. Stewart
Davide Marchioni
1) Animal Kingdom, di D. Michôd 2) Precious, di L. Daniels 3) Il Grinta, di J. & E. Coen 4) Biutiful, di A. G. Inarritu 5) L'altra verità, di K. Loach
Rivelazione: Into Paradise, di P. Randi Flop: La passione, di C. Mazzacurati
Arianna Molinari
1) The Tree Of Life di T. Malick 2) Il cigno nero di D. Aronofsky 3) Post mortem di P. Larrain 4) Un gelido inverno di D. Granik 5) Angèle e Tony di A. Delaporte
Rivelazione: Corpo celeste, di A. Rohrwacher Flop: Cirkus Columbia, D. Tanovic
Fabio Piozzi
1) The Tree Of Life, di T. Malick 2) The Social Network, di D. Fincher 3) Il cigno nero, di D. Aronofsky 4) 127 ore, di D. Boyle 5) Senna di A. Kapadia
Rivelazione: Kick Ass, di M. Vaughn Flop: Harry Potter e i doni della morte: Parte II, di D. Yates
Gabriele Toresani
1) The Tree Of Life, di T. Malick 2) The Social Network, di D. Fincher 3) 127 ore, di D. Boyle 4) Animal Kingdom, di D. Michôd 5) The Fighter, di D. O. Russell
Rivelazione: In viaggio con una rock star, di N. Stoller Flop: Dylan Dog, di K. Munroe
Luca Vassalini
1) Post Mortem, di P. Larrain 2) Hereafter, di C. Eastwood 3) The Fighter, di D. O. Russell 4) The Social Network, di D. Fincher 5) ll discorso del re, di T. Hooper
Rivelazione: Never Let Me Go, di M. Romanek Flop: Il gioiellino, di A. Molaioli
Dopo le classifiche, in rigoroso ordine alfabetico per cognome del redattore, possiamo dire con assoluta certezza che a sbancare quest’anno sia stato il Social Network di David Fincher, alla faccia di quelli – me compreso – che sentendo la notizia di “un film su Facebook” si sono quasi messi a ridere. Il regista di Seven è una garanzia e nuovamente ce lo ricorda. Poco sotto per numero di preferenze abbiamo l’intrigante e controverso Cigno Nero di Aronofsky. Film non per tutti, testimonia che il regista dell’ottimo The Wrestler ha affinato ampiamente le sue capacità e fa ben sperare per prodotti futuri. L’unanimità manca invece per Inception, piaciuto parecchio ma non a tutti. Il regista del nuovo ciclo di Batman ha confezionato un grandioso film d’impatto visivo e narrativo, ma il rischio è stato quello di sembrare un macchinoso rompicapo tutto fumo e poco arrosto. Comunque promosso. Molto bene per Il discorso del re (personalmente furbetto come buona parte dei film che si rifanno ad avvenimenti storici più o meno recenti in clima pre-Oscar), avido di premi internazionali e anche di apprezzamento del pubblico. Bale e Wahlberg non fanno scordare facilmente l’amaro ritratto di The Fighter, come i Coen ogni volta che dirigono qualcosa si riscoprono eminenti cineasti in ogni genere. Discusso invece l’Hereafter del buon vecchio Clint, c’è chi l’ha adorato, chi ne è rimasto deluso e chi perplesso. Forse dopo Mystic River, Million Dollar Baby, Changeling e Gran Torino, è pretenzioso chiedere subito altri capolavori, ma di Eastwood ci fideremo sempre e comunque. Sorprendono positivamente tanti film, i cui più conosciuti restano certamente In viaggio con una rock star della factory Apatow e il divertentissimo Ladri di cadaveri del redivivo John Landis: bentornato fra noi “vivi”! Non dimentichiamoci poi del tesissimo 127 ore di Danny Boyle, il quale silenzioso – non moltissimi l’avranno visto – ci butta lì una perla da non perdere. Ma la vera menzione speciale la meritano i cinecomic: Thor, Conan, Capitan America, Dylan Dog e il fantastico Kick Ass sono i citati a memento del fatto che oramai gli studios si stiano arrangiando a metter su pellicola praticamente ogni vignetta mai disegnata, in attesa di veder su schermo le gesta di ogni eroe finora latitante e del colossal de I vendicatori, quasi coming soon. Se certe volte quest’arrembaggio al fumetto si è rivelato proficuo, altre volte ne avremmo volentieri fatto a meno, come per il film sul nostro indagatore dell’incubo o quello sul cimmero che ci ha fatto rimpiangere Schwarzy. Rapunzel suona il campanello per ricordarci che la Disney esiste ancora, mentre Animal Kingdom, Into Paradise e Never Let Me Go sono fra gli outsider che godono dei loro quindici minuti di gloria ampiamente meritati. Oltre invece ai controversi film citati inizialmente, a deludere rimangono The Tourist (dal regista delle Vite degli altri ci si aspettava ben di meglio che un grottesco thriller telefonatissimo con Depp che corre sui tetti credendo di essere ancora jack Sparrow) e l’ultimo Harry Potter (dopo questo tremendo finale di saga gli appassionati fantasy si ributteranno a capofitto su maratone Signore degli anelli parti I, II e III, rigorosamente versione estesa). Aggiungiamo alla lista dei cattivi anche i nostrani La passione e Il gioiellino. Provaci ancora, Italia.
Tutto sommato possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti, nonostante alcune cocenti delusioni. I film transitati al lido per la Mostra del Cinema di Venezia sono l’antipasto della stagione che verrà. Abbiamo già l’acquolina in bocca, speriamo di saziarci presto!
Articolo del
14/09/2011 -
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