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Con Daniel Craig ed Harrison Ford attori principali, Steven Spielberg e Ron Howard produttori e Damon Lindelof nel team di sceneggiatori è lecito avanzare grosse pretese verso un lungometraggio. Quindi, guardando Cowboys & Aliens sotto questa ottica, sono più che condivisibili le violente critiche piovute oltreoceano sull'ultima opera diretta da Jon Favreau. Il film non è lontanamente vicino ad essere considerato un capolavoro, ha tanti (parecchi) punti deboli ed una regia che non fa gridare certo al miracolo. Però, analizzando il tutto a partire da particolari come il titolo (!), i dialoghi molto approssimativi e standardizzati, si evince come quest'opera non abbia alcuna altra pretesa se non quella di divertire il pubblico per un paio di ore. E' semplicemente, insomma, un pop-corn action movie con un cast di stelle - in ottima forma, tra l'altro - ed una minima parvenza di profondità e buoni sentimenti. Preso così, affrontandone la visione liberi da pregiudizi ed eliminando qualsiasi tipo di aspettativa, il film di Favreau svolge egregiamente il suo ruolo. E' difficile sbadigliare durante la visione, gli effetti speciali non sono eccelsi ma funzionali al racconto e le scene d'azione faranno la gioia dei più piccini (e forse pure dei loro genitori).
Certo, questo non significa che così Cowboys & Aliens diventi magicamente un'opera da consegnare ai posteri. I difetti oggettivi non mancano: dalle già citata (fiacca) regia, alla poco credibile figura femminile protagonista interpretata da Olivia Wilde, per finire con il discutibilissimo make-up degli alieni. Quest'ultima questione merita, poi, un paio di paroline in più. Non è possibile che ormai qualsiasi film nei quali intervengano forze extra-terresti, queste debbano essere rappresentate tutte allo stesso modo, con le stesse forme, movenze ed effetti sonori. Va bene che Stan Winston ci ha lasciati, ma un minimo di cura e fantasia in più sarebbe lecito aspettarsela dagli strapagati signori che lavorano ad Hollywood.
Ultima nota, per noi italiani: il doppiaggio è abbastanza pietoso. Il livello qualitativo (soprattutto per le opere meno importanti) sta diventando sempre più basso. Sarebbe ora che i nostri cinema incominciassero a proiettare anche le pellicole in lingua originale con i sottotitoli.
VOTO: 2/5
Articolo del
20/10/2011 -
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