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Da mesi intrepidi fan attendono l’uscita del penultimo capitolo della saga di Twilight, fortuna della signora Meyer. Partiamo dal principio. La saga cambia regista. Dopo un primo episodio pieno di paesaggio e con una regia post-adolescenziale, un secondo episodio da far rizzare i peli sul corpo e un terzo episodio pieno di azione e combattimenti in stile Transformers, ora arriviamo a quello che potremmo definire l’emblema di questa saga: il penultimo episodio, che sulla scia degli Harry Potter divide in due il suo finale riuscendo letteralmente a torture il pubblico.
Non mettiamo in dubbio che milioni di ragazzine godano nel vedere il bel vampiro Edward, il dolce-ma-sfortunato-in-amore-lupo-mannaro Jacob e tutta l’allegra famiglia di vampiri vegetariani (!) Cullen, sculettare, sobbalzare, danzare, incantare lo schermo e le loro menti. Ma forse potremmo mettere in dubbio che i quasi 100 minuti su 117 siano uno sciorinamento di dolori di una gravidanza al limite del paranormale. Perché, sì, signori, la differenza tra tutti i romanzi di vampiri e Twilight sta proprio qui, in una gravidanza, un vampiro che misteriosamente mette incinta una umana. Stoker si gira nella tomba e Intervista col vampiro diventa un film da donnicciole. Ora, va pure bene la partenza in sordina e felicità con il matrimonio dei due piccioncini, con la solita scena di Bella che non riesce a camminare sui tacchi nonostante ci abbia provato tre (!!) giorni. Tutto molto bello, location pomposa, matrimonio ad effetto alla luce del sole coperto ad arte con degli addobbi ultra lusso, così ci evitiamo la scena dei vampiri sbrilluccicosi. Lui, lei, un sì al volo, e ciao. Partenza per il Brasile, e poi su un’isola che gli hanno regalato (!!!) per il matrimonio, isola ovviamente dove accade il fattaccio. Finito il sogno di amore, si passa all’incubo. Una protagonista anoressica che sfida le leggi della gravità con una pancia che si gonfia alla velocità della luce, i lupi mannari arrabbiati, esplode la guerra? Non esplode? Eh quasi, attendete i colpi di scena tra Jacob e il nuovo acquisto Cullen e capire che non è finita, non è proprio finita.
Potremmo dire che formalmente e tecnicamente non si discosta dai precedenti, anche se credo che in questo giro ci sia qualcosa che non va. La fotografia è poca o assente, tutto molto uguale. Per non parlare dei dialoghi e ci si chiede appunto quali? Inesistenti! E quei pochi che ci sono sarebbero da prendere a calci per la pochezza di significato e l’incredibile incapacità di recitazione. Mi chiedo come faranno a novembre 2012 a proporre il nuovo capitolo, perché, nonostante gli incassi, i giudizi finora sono stati impietosi, a parte da quelli che il film lo devono vendere ovviamente e qualche pazzo invasato della saga. Mi chiedo come si possa pensare di procedere verso la fine senza una regia decente, senza una sceneggiatura che contempli almeno tre o quattro parole complesse della lingua corrente, e solo con una scenografia che, date le location, ogni tanto ritira su il morale insieme agli effetti speciali; ma almeno mi auguro che tutto ciò finisca presto, così almeno non dovremmo pensarci più.
Il bello sarà vedere quanta gente farà la fila per comprare il cofanetto alla fine di questa saga impietosa che potrebbe essere definita un insulto verso il mondo dei vampiri, verso gli adolescenti di oggi e, non ultimo, verso tutto il mondo del cinema.
VOTO: 0,5/5
Articolo del
02/12/2011 -
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