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Questo film, nato dalla collaborazione tra le due sorelle Yasemin e Nesrin Samdereli (la prima alla regia e insieme alla sceneggiatura) si innesta immediatamente in un contesto sociale molto chiaro e stimolante a livello di storia e di regia cinematografica, ovvero quello dell’integrazione degli immigrati nei vari paesi europei nel corso del secolo scorso. Nel caso di Almanya (parola turca che sta ad indicare la nazione germanica) stiamo parlando della popolazione turca appunto, che costituisce la comunità straniera più numerosa in Germania: ben 2,7 milioni di abitanti su 81 milioni. Il 10 Settembre 1964 infatti, un milione di lavoratori da tutta Europa decide di cambiare vita e affidarsi alla nazione tedesca per poter guadagnare decentemente e sostenere le proprie famiglie in patria. Tra questi c’è Hseyin Yilmaz che, per la precisione, risulta essere l’immigrato numero 1.000.001. La storia è la sua e quella della sua famiglia che ingloberà, giungendo fino ai giorni nostri, ben tre generazioni.
Un argomento fresco, interessante, capace di aprire tante possibilità creative. Le due sorelle decidono di intraprendere la strada della commedia familiare, per buona parte on the road, piena di umanità, di vita, in cui tutti, al di là della storia personale e della tradizione, possiamo riconoscerci. L’elemento forte del film è la struttura, l’originalità della sceneggiatura, che attraverso la trovata del racconto a Cenk, bambino di sei anni (la nuovissima generazione), ripercorre la storia dei protagonisti della famiglia negli anni ’60 quando Hseyin Yilmaz decise di trasferirsi in Germania e creando un parallelismo tra epoche, generazioni, motivazioni e culture diverse. I protagonisti nel passato sono personaggi che Cenk immagina con la sua fantasia fanciullesca, allegra e spensierata. Si alternano per tutto il film ai protagonisti del nostro presente spingendosi così oltre da avvicinarsi a loro nei momenti più difficili superando le barriere temporali del racconto.
In questi giorni nelle sale Almanya è diventato un “caso”: distribuito in undici copie da Teodora Film e SpazioCinema ha avuto un successo inaspettato, tanto da far aumentare la richiesta degli esercenti dei cinema che vogliono incrementarne le proiezioni nel periodo natalizio.
VOTO: 4/5
Articolo del
19/12/2011 -
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