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Rupert Sanders
Biancaneve e il cacciatore (Snow White and the Huntsman)
Fantastico, durata: 127’ - U.S.A.
2012
Universal Pictures
di
Valentina Gianfermo
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Biancaneve e il cacciatore è forse uno dei film revival più inquietanti degli ultimi anni. Innanzitutto parliamo degli aspetti positivi di questa pellicola: nessuno. Ormai con la fotografia deep dark and light sembrano diventati tutti bravi. Si può dire che la costumista sia stata meritevole, ma di certo non originale. Infine l’unica nota che rialza il grado di una pellicola così rovinosamente invedibile è solo la presenza di una splendida Charlize Theron e di un, sempre bravo nella sua parte, Chris Hemsworth.
Purtroppo questo non basta a risollevare un film che rasenta il ridicolo in più di una delle sue parti, colpa principale non solo di una sceneggiatura vaga e incontrollata, ma soprattutto di una protagonista dalle pessime e discutibili capacità di recitazione le cui due espressioni massime per esprimere qualsiasi sentimento rendono tutto il film un patimento nel guardarla. Certo, l’eroina di Twilight aveva avuto una parte interessante in Into the Wild, che forse l’ha resa più famosa di quel che meritava, visto che anche lì aveva rifilato le sue due monoespressioni e un bel po’ di lascività frigida che sembra piacere tanto a chi la scrittura. Non ci si può aspettare che mettendo un sacrilegio della recitazione come colonna portante di un film, già debole nella sceneggiatura, questo possa avere successo. Kristen Stewart è assolutamente incapace di reggere la scena, paragonarla alla più bella del reame rispetto a Charlize Theron fa ridere tutti in sala, è ridicola nella metà delle scene di azione, la sua espressione è talmente ebete ed inespressiva che anche nei momenti di pathos risulta comica oltre ogni immaginazione. La parte fantasiosa della rivisitazione della storia di Biancaneve crolla rovinosamente quando la Stewart dovrebbe far capire al pubblico che Biancaneve è la vita, la nuova speranza, una tragedia annunciata. Non solo, continuano imperterrito il regista e lo sceneggiatore facendola parlare al suo popolo in un discorso che solo grazie al doppiaggio italiano si riesce a malapena a sopportare. Il finale è oltre il comico, si arriva proprio a un semi-tragico, con la Theron costretta a perdere una battaglia assurda contro la Kristen che la affronta come se stesse facendo pratica con un pupazzo di paglia e ancora non avesse capito i basilari rudimenti del combattimento anche solo a mani nude.
Alla resa dei conti possiamo affermare ormai con certezza che non si può e non si deve mettere una incapace come la Stewart in una posizione di protagonista. Si può altresì aggiungere che le ultime sceneggiature cinematografiche rispetto a fantasia e fiabe sono un bel po’ scadenti e pare che nessuno sia in grado di tirar più fuori un film degno da una storia ormai mito. Ci auguriamo solamente che pochi temerari spendano soldi per vedere questa pellicola al cinema e che i produttori si rendano conto dei loro errori di investimento.
VOTO: 0.5/5
Articolo del
19/07/2012 -
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