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Il manipolo dei mercenari viene nuovamente assoldato da Mr. Church allo scopo di recuperare un misterioso documento perdutosi nello schianto di un aereo. Quando qualcosa va storto nell’operazione, la missione si trasforma in vendetta.
Poche parole per delineare una trama che fondamentalmente è solo un raffazzonato pretesto per riunire sullo schermo un numero sempre più alto degli eroi della nostra infanzia action. La sceneggiatura scritta al bar su un paio di fazzoletti di carta e i dialoghi perlopiù imbarazzanti in fondo pregiudicano comunque poco il raggiungimento dell’obiettivo di questa pellicola: un roboante divertimento, fatto di spari, esplosioni, combattimenti corpo a corpo e (purtroppo davvero poche) battute a effetto. La regia stavolta non è più nelle mani di Sly, ma di Simon West (Con Air, La figlia del generale). Poco importa, parte a razzo il film, dove i nostri radono praticamente al suolo un intero paese, per afflosciarsi nella parte centrale, povera di spari e sangue, dove emerge la pochezza creativa delle mani che hanno ideato lo script. Il rallentamento dura poco però, perché individuati subito i cattivoni che meriteranno la fine più atroce il resto è solo una discesa verso un cocktail di adrenalina e testosterone che non può non entusiasmare.
E’ chiaramente un film nostalgico, per quelli cresciuti con i film d’azione anni ’80-’90, senza dubbio il ventennio d’oro irraggiungibile per il genere. Racchiudere in un unico film i mitologici Stallone, Schwarzenegger, Willis, Lundgren, Van Damme e Norris - oltre a tutti gli altri - non è roba da poco, spiace però che i personaggi volutamente monodimensionali e rifiniti con l’accetta siano poverissimi di dialoghi d’antologia e, alcuni, dello spazio che avrebbero meritato (l’ex Governatore della California su tutti). Must del genere come Die Hard - Duri a morire e Terminator 2 avevano alle spalle soprattutto una sceneggiatura di ferro e battute che hanno fatto storia. Qua abbiamo “solamente” tonnellate di polvere da sparo, coltelli e catene. Come divertimento nostalgico va più che bene, l’importante è non fare confronti col passato.
VOTO: 2/5
Articolo del
20/08/2012 -
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