La nuova gestione virziniana ha pienamente superato questa prima prova. Sono stati presentati quattordici film in concorso, ventiquattro opere in Festa mobile, trentasei film nella retrospettiva su la New Hollywood, tantissimi documentari e corti. Nella sezione Festa mobile sono stati presentati gli attesissimi Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch e Inside Llewyn Devis di Joel ed Ethan Coen, entrambi già presentati al Festival di Cannes. Altre chicche della sezione sono stati lo splendido Ida, The Husband di Bruce Mcdonald, Prince Avalanche di David Gordon Green, e il gioiellino indiano Ugly di Anurag Kashyap. Nella nuova retrospettiva dedicata alla New Hollywood sono stati presentati più di trenta lavori restaurati tra cui Easy Rider, Vanishing point, Bonny & Clyde, Un uomo da marciapiede ed inoltre è stato presentato in anteprima mondiale il restauro di 8 ½ capolavoro di Federico Fellini. Nella sezione After Hours dedicata a quei film che privilegiano alcuni generi come l’horror, fantascienza, thriller e noir sono spiccati l’inquietante e violento Big Bad Wolves (a vista di Quentin Tarantino uno dei migliori film dell’anno), il delizioso horror psicologico Canìbal, agghiacciante percorso nella follia dello spagnolo Manuel Martin Cuenca, e l’emozionante The Stone Roses: Made of Stone di Shane Meadows che, da fanatico e ammiratore della storica band, ha documentato la loro riunione e l’entusiasmo dei fan. E’ da segnalare nella sezione Tff Doc il potente e necessario L’image Manquante di Rity Panh in cui l’autore ci racconta il genocidio cambogiano della sua gente tra il 1975-1979 attraverso piccoli pupazzi d’argilla sostituendo con quell’immagine che nella memoria della storia manca.
Per quanto riguarda i premi, la giuria composta da Guillermo Arriaga, Stephen Amidon, Aida Begic, Francesca Marciano e Jorge Perugorria, ha assegnato il premio per miglior film a Club Sandwich di Ferdinando Eimbcke, una commedia raccontata con humor laconico dal regista di Lake Tahoe, il premio speciale della giuria è stato consegnato a 2 automnes 3 hivers di Sébastien Betbeder imperniato sulle vicende amorose di una coppia di trentenni che si rincorrono e poi si lasciano con un tono scanzonato e malinconico. Quello per la migliore attrice è andato a Samantha Castillo per Pelo Malo di Mariana Rondòn, un’opera che parla di intolleranza, degrado e di isolamento nella Caracas scalcinata dei condomini popolari, mentre Gabriel Arcand si è conquistato quello per miglior attore per la pellicola canadese Le Démantèlement di Sébastien Pilote. Il premio del pubblico è andato a La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto in arte Pif. Nella sezione internazionale.doc il premio per il miglior film è andato a A Spell To Ward Off The Darkness di Ben Rivers e Ben Russell per la sua abilità nel costruire un complesso collegamento tra il cinema delle origini e le attuali tendenze etnografiche e documentariste immergendoci nelle tensioni che costituiscono la condizione umana. La menzione speciale è ansata a Stop The Pounding Heart di Roberto Minervini per la sua poetica capacità di descrivere l’eterna lotta che sostengono gli individui e le comunità negli Stati Uniti d’America.
In conclusione questa trentunesima edizione del Tff (con il suo +35% di incassi) è la prova che questa manifestazione vola sempre più in alto confermandosi come una delle vetrine più importanti per il cinema di qualità, e consacrando Torino come una delle città più in fermento in ambito cinematografico del nostro paese.
Articolo del
18/01/2014 -
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