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Peccato. Il film sul Lutero prodotto in Germania era atteso come un'occasione interessante per leggere, attraverso il linguaggio popolare del cinema, una pagina di storia che in Italia abbiamo sempre visto dalla nostra parte (anche le ricostruzioni che tifano per Lutero sono più anti-cattoliche che frutto della conoscenza delle specifità del protestantesimo luterano). Invece questo film non esce dalla sindrome dell'accusa reciproca, dal vecchio rancore anti-romano (certe espressioni di Lutero contro Roma, non riportate nel film forse per ragioni di 'politically correctness', sarebbero sembrate eccessive anche a Bossi), dal rivendicare 'siamo meglio noi protestanti di voi cattolici'. Il che è assolutamente lecito pensarlo, e sarà anche vero; ma è anche quanto di meno interessante si possa raccontare al cinema. Tanto più se, a causa di questa scelta, si racconta una storia un po' troppo semplificata, che sopravvaluta l'occasione del contrasto fra Lutero e il Papa (le indulgenze) e cancella il fatto che la rottura non avvenne su quel punto (la Chiesa cattolica condannò Tetzel, il venditore di indulgenze nemico di Lutero) ma su argomenti riguardanti il contenuto della fede cristiana. Questioni che finora in Italia potevamo conoscere solo sui libri, e che si sperava di poter vedere raffigurate plasticamente al cinema; invece dopo un buon inizio che pone il tema della misericordia di Dio, il film si blocca su contrapposizioni scontate fra il Papa cattivo e Lutero buono, una Roma corrotta e una Germania virtuosa (salvo il piccolo particolare della strage dei contadini…), o su ricostruzioni storiche superficiali; come nel caso di Carlo V descritto come un ragazzo in mano al Papa, dimenticandosi che si trattava dell'imperatore che in quegli stessi anni muove guerra al Papa provocando il sacco di Roma attraverso i principi luterani tedeschi. Per non parlare di insopportabili dialoghi da telenovela fra Lutero e Katarina la ex suora con cui si sposa, che sono di gran lunga la cosa peggiore del film. Mentre nulla si trova sui grandi temi sollevati da Lutero (la giustificazione per fede, la salvezza per grazia e non per i propri meriti …), che non si riducevano alla polemica contro Roma e si ricollegavano a Sant'Agostino e a San Paolo. Ma, se dobbiamo giudicare da questo film, si tratta di cose alle quali ormai non devono credere più molto nemmeno i luterani. E questa, comunque la si pensi, non è una bella notizia.
Articolo del
05/05/2004 -
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