BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Denis Villeneuve
Sicario
Thriller, Durata: 121' – USA, 2015
Black Label Media, Thunder Road
di
Omar Cataldi
|
Non sentirete una singola nota di trita musica messicana o di rap latino in Sicario, a sottolineare i minacciosi ma solari paesaggi familiari agli spettatori di Breaking Bad. Sentirete invece solo musica islandese. Sì, la colonna sonora tesa, minimale e viscerale, una belva sonora che brontola dall’oscurità, è dell’islandese Jóhann Jóhannsson, e commenta le vicende rappresentate meglio di mille inutili parole. Ma scriviamone comunque…
In seguito al ritrovamento di (molti) corpi umani stipati nelle pareti di una casa dell’Arizona, riconducibili ai traffici di umani e di narcotici da parte dei malavitosi messicani, l’agente Kate dell’FBI comincia a ribollire di un pressante desiderio di giustizia. Burocraticamente aggregata ad una missione volta al trasferimento di un prigioniero, si ritrova in una ragnatela di appiccicosa immoralità e di machiavellici e ufficiosi intenti bellicosi degli americani nei confronti dell’inattaccabile malavita messicana. Varcare il confine USA/Messico equivarrà per Kate a superare le soglie della sua moralità…
Il regista canadese Denis Villeneuve è uno di quei nomi da tenere a mente per il futuro: la sua già buona filmografia qui raggiunge un picco, in irrequieta attesa di un suo fantomatico Blade Runner 2, un’ordalia da far tremare i polsi (e i fans). Sicario ci mostra un regista accurato e prezioso da punto di vista visivo: il montaggio e la fotografia (oltre alla già citata, impressionante colonna sonora) concorrono a creare nello spettatore l’idea di una terra di Mordor (il Messico settentrionale) in cui il Male è ovunque e può colpire indiscriminatamente e senza opposizioni. Nel cast molti volti gradevoli e non-stellari (ma c’è l’immancabile Benicio del Toro), tra cui spicca una nervosa Emily Blunt, attrice notevole e spesso sottoutilizzata da Hollywood, che forse proprio perché proveniente dalla lontana terra d’Albione sembra un pesce fuor d’acqua, come fosse una agente dell’FBI in una missione CIA… appunto.
Senza lo humor nero di Breaking Bad, senza le atmosfere crime della notevole ma sfortunata serie The Bridge, Sicario ci mostra quegli stessi luoghi sotto una luce disperata e maligna, dove persino le allegre e innocenti partitelle di calcio dei bambini hanno per sfondo sonoro esplosioni e sparatorie. Tuttavia, come sapevano bene nella Germania cinematografica degli anni ’20, suggerire l’orrore anziché mostrarlo lascia un’impronta psicologica assai più profonda. Villeneuve non indugia sul sangue, perché ci ha già immersi fino al collo in una palude emotiva: vogliamo e ci aspettiamo da lui tante altre paludi come questa in futuro…
Articolo del
07/10/2015 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/uUHX2or3pOQ
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|