Potrebbe essere stato scritto da una delle sorelle Brontë dopo una nottata di assenzio e incubi.
Tom Hiddleston è bello e bravo, bravo e bello, grandissima presenza, ma quella ce l’ha ovunque. È l’Heathcliff di Cime Tempestose, è il Rochester di Jane Eyre, è un qualsiasi eroe oscuro, quelli di Byron si dice mentre Mia Wasikowska non è per niente all’altezza del paragone letterario e Jessica Chastain una rigida imitazione della matrigna cattiva di qualche fiaba. Certo sappiamo che a Guillermo del Toro piacciono le favole (indimenticabile Il Labirinto del Fauno) ma Crimson Peak è più una macchietta: è come se avesse preso tutte le idee più belle che ci sono nella sua filmografia da regista, produttore o che e le abbia buttate in aria aspettando di cadere come sarebbero cadute per fare un pastrocchio di effetti speciali con gli attori del momento.
Piccola menzione il povero Charlie Hunnam che per tutto il film ha un’unica espressione: “perché mi sono tirato indietro dalle Cinquanta Sfumature? Adesso sarei famosissimo invece sono qui a fare la spalla, spalluccia”.
Se siete amanti del soprannaturale sullo schermo potreste riconoscere Jim Beaver, il mitico Bobby di Supernatural: un piacere vederlo in azione, ovviamente la fine è quella che farebbe qualsiasi genitore il un Candy Candy che si rispetti. Ciao Jim, ti vogliamo bene.
Il succo:
Edith, americana semi intraprendente, ex bimba che vede fantasmi e poi li vede di nuovo, figlia di un ricco “fatto da solo” incontra e si scontra con Sir Thomas, bello, misterioso e britannico. I due si innamorano in mezzo minuto, tutti ignorano la sorella un po’ strana e “costipata” che avrebbe fatto rabbrividire chiunque. Poi accadono degli eventi. Poi Edith scorda completamente di essere stata un filo emancipata nelle americhe e va a vivere con il suo bel marito baronetto in una casa senza tetto; più che fantasy siamo nella pura fantascienza, o blocco dello scrittore, grandissimi buchi di sceneggiatura?
Lei che si sveglia di continuo e gira per casa sospirando, è tutta un sussurro e un sospiro, il suo personaggio fragile ed etereo, lunghi capelli, vestita di bianco e con l’espressione sorpresa: non regge ne sulla carta ne sullo schermo fatta salva qualche inquadratura particolare qua e là.
Crimson Peak è un horror che doveva fare paura ma non ne fa, doveva sorprenderci con effetti speciali e atmosfere da sogno/incubo gotico come ci si aspetterebbe da Del Toro, ma non lo fa.
In sostanza spiccia un grande spreco di talento attoriale per un film dal quale ci si aspettava qualcosa di diverso, qualcosa di più, qualcosa che non è questa versione di Crimson Peak.
Il film è uscito e nessuno se n’è curato, non si vedono post online, spot e trailer in TV (ancora esiste il rullo trailer su certi canali), non si leggono recensioni.. un fantasma di film sui fantasmi, ma non credo che dietro ci sia l’intento di fare un’elaborata freddura mediatica.