Todd Haynes
Carol
Drammatico, Sentimentale; USA, Gran Bretagna - 118'
2015
Film4, Killer Films, Number 9 Films
di
Erica Bruni
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Carol, un’affascinante e magnetica donna borghese, incontra Therese Belivet, una giovane e ingenua ragazza con grandi sogni nel cassetto che lavora in un grande magazzino di Manhattan. Tra le due scatta immediatamente una grande passione che supererà i tabù imposti dall’epoca, ma il loro è a tutti gli effetti un legame non comune, totalmente lontano dal luogo e dal tempo in cui vivono e il desiderio che le unisce è represso e in cerca di un modo per potersi esprimere e realizzarsi. Haynes riesce magistralmente a dare il senso di prigionia e claustrofobia delle due donne attraverso gli spazi in cui vivono, la villa borghese di Carol e il piccolo appartamento di Therese; le loro vite sembrano confinate in quegli spazi gretti e gelidi senza possibilità di uscita, costrette a vivere secondo un finto perbenismo imposto, in cui un solo gesto anticonvenzionale le condannerebbe per sempre. Fino al momento in cui le due amanti riescono a rompere questa convenzione con un viaggio verso ovest, alla ricerca di un’oasi felice per darsi l’una all’altra. Ma la fuga e la libertà sono solo apparenti, perché la ricerca di un luogo che le accetti è impossibile e questa dura condanna finirà per unirle e isolarle in un eterno spazio senza tempo.
Haynes, attraverso la vicenda di queste due donne, torna a smascherare l’orrore del sistema americano puritano e razzista, portandoci dentro la disperazione di questo melò che a poco a poco diventa anche il nostro.
Colpisce come sempre la forza del suo cinema che qui si fa testimone della vita soffocata delle sue due protagoniste attraverso la semplice forza di alcune dichiarazioni dettate da semplici gesti del quotidiano, per esempio l’ abbraccio reciproco di supporto tra Carol ed Abby, la sua migliore amica ed ex amante, ma soprattutto quell’infinto gesto, la mano sulla spalla, la stessa che aveva allungato Cathy sulla spalla di Raymond e che ora diventa quella di Carol su quella di Therese. Entrambe schiacciate da un conformismo senza via di uscita ci mostrano e ci impongono la loro esistenza in maniera disarmante, con un’espressività minima che accende il cuore.
Il regista ci dona un’opera struggente, complici soprattutto, una straordinaria Cate Blanchett/ Carol che illumina il volto giovane e fresco di Therese, interpretata da un’incantevole Rooney Mara. Insieme, i loro volti bucano letteralmente lo schermo e i loro sguardi -che bruciano- ci raccontano senza bisogno di parole la loro passione spezzata così com’è nel tempo e nello spazio, lasciandoci senza fiato, testimoni della loro esistenza ora e per sempre.
Voto: 4.5/5
Articolo del
12/02/2016 -
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