Andrew Dominik One More Time with Feeling Documentario; Durata 112 minuti – UK/Francia  Iconoclast Films, Pulse Films di Gabriele Toresani

One More Time With Feeling del regista australiano Andrew Dominik (The Assassination of Jesse James by the coward Robert Ford, Killing Them Softly) nasce come un documentario per raccontare la registrazione del nuovo album di Nick Cave & The Bad Seeds intitolato Skeleton Tree per poi, inevitabilmente, trasformarsi nel racconto di un uomo e la sua famiglia lacerati dalla tragedia (Arthur, il figlio di Nick Cave, morì lo scorso anno all’età di 15 anni in un tragico incidente).

Non era facile dopo lo splendido 20000 Days On Earth di Iain Forsyth e Jane Pollard (in cui veniva raccontato il processo creativo dietro al precedente album Push The Sky Away) riuscire a raggiungere nuovamente quelle vette altissime ma il talentuoso Dominik ce l’ha fatta. Il regista ci mostra un Cave straziato, inizialmente scontroso (guardando il film è chiaro le difficoltà iniziali del regista per riuscire a tirare fuori qualcosa da un diffidente Cave), unito alla moglie da un fortissimo legame (emblematica la frase “noi uomini siamo 2d, le donne sono 3d”) e spietatamente lucido sulla sua tragedia ma, allo stesso tempo, confuso (“non so perché sto facendo tutto questo” ammette lui stesso in un dialogo col regista).

Tutto questo raccontato con uno splendido 3d in bianco e nero (con un paio di catartiche concessioni al colore durante alcuni brani musicali) e pochissime location ed elementi scenografici minimali, riuscendo ad immergere lo spettatore nel claustrofobico mondo di Nick Cave di quei giorni. Un mondo emotivamente difficile e doloroso ma che prevede un barlume di speranza.

Il film è stato presentato fuori concorso alla 73esima mostra del cinema di Venezia e verrà proiettato nelle sale italiane il 27 e 28 settembre. Una buona occasione per vedere uno dei migliori film di quest’anno.

VOTO
4/5

Articolo del  15/09/2016 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati