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Jon Watts
Spider-Man: Homecoming
Azione, Fantascienza, durata: 130’ – USA 2017
Columbia Pictures, Marvel Enterprises, Marvel Entertainment, Marvel Studios / Warner Bros Pictures Italia
di
Erica Bruni
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Spider-Man: Homecoming racconta le avventure di un giovanissimo Uomo Ragno/Peter Parker ancora liceale che deve vedersela con un temibile nemico, conosciuto con il nome di Avvoltoio.
Il film di Jon Watts in apparenza può sembrare un’operazione puramente commerciale, in realtà in questo nuovo reebot emerge qualcosa di molto più interessante; il film individua una nuova e inedita chiave creativa per la riproposizione del personaggio che fonde l’idea originaria del fumetto della Marvel con l’universo adolescenziale contemporaneo. L’Uomo Ragno è stato inventato negli anni sessanta, ma il principio che ha guidato gli autori di questa nuova versione è stata quella di fare piazza pulita della mitologia di questo eroe per concentrarsi su un unico fondamentale particolare dettato da Stan Lee e Steve Ditko: Peter Parker deve essere un ragazzo del suo tempo per funzionare. Ecco perché la decisione di reinventare il personaggio e adattarlo al XXI secolo; il Peter Parker interpretato da Tom Holland rimane un teenager anche quando ha addosso il costume e la scelta vincente di non raccontare per la terza volta le origini del personaggio incide molto, perché non c’è traccia di quell’opprimente senso di colpa e di responsabilità che caratterizzano di solito l’Uomo Ragno nel classico romanzo di formazione, ma segue la via di una crescita interiore più comune ai nostri giorni dai toni spensierati e leggeri. In Spider-Man: Homecoming il nostro giovane super eroe è un personaggio incredibilmente stratificato che cambia grazie alle sue potenzialità, affiliazioni e collaborazioni, soprattutto si evolve a livello umano permettendo ad ogni giovane di potersi riconoscere, per poi trarre forza dalla sua incrollabile determinazione, che nasconde in maniera evidente la paura e l’ingenuità di un adolescente dietro ogni battuta.
Non da meno è anche Michael Keaton il primo cattivo della Marvel con cui lo spettatore può empatizzare; finalmente vediamo un personaggio con spessore le cui origini dal basso e il desiderio di rivalsa contro un sistema scorretto e ingiusto che alimenta disparità sociali, sono perfettamente coerenti con la mitologia di Spider- Man, tutta fatta di loser in cerca di riscatto, inoltre ad aggiungere un pizzico di ironia è il fatto che sia proprio Keaton, dopo Birdman a interpretare il ruolo dell’Avvoltoio.
Spider- man: Homecoming è un film pregno di sense of humor, mai forzato e nonostante qualche ingenuità e pecca registica specie nelle scene d’azione, la chiave di lettura adottata da Watts è quella più fedele al personaggio e più in linea con l’universo cinematografico della Marvel.
Articolo del
26/07/2017 -
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