BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Christopher Nolan
Dunkirk
Guerra, 106’ - USA/UK
2017
Syncopy / Warner Bros
di
Gabriele Toresani
|
1) Il molo: Dei soldati inglesi intrappolati nella cittadina francese di Dunkirk tentano di sopravvivere mentre si trovano accerchiati dai soldati tedeschi.
2) Il mare: Un padre, un figlio ed un amico di famiglia decidono di lasciare l’Inghilterra e dirigersi con la loro piccola barca di famiglia verso Dunkirk per salvare i loro connazionali.
3) Il cielo: Dei piloti della RAF combattono i piloti tedeschi nei cieli di Dunkirk.
Basta riportare la mente ai vari livelli di sogni del film Inception o ai campi gravitazionali di Interstellar per capire che Christopher Nolan è ossessionato dal concetto di tempo. Non fa differenza la sua ultima pellicola (in senso letterale visto che tutto il film è stato girato in 70mm) Dunkirk in cui il regista inglese porta questo concetto alle estreme conseguenze decidendo di raccontare un famoso e drammatico fatto storico usando tre linee narrative di durata degli eventi diversa tra loro (gli avvenimenti del molo si svolgono in una settimana, quelli del mare in un giorno e quelli del mare in un’ora) per poi intrecciarle in maniera da far credere allo spettatore che durino lo stesso tempo.
Un approccio sicuramente affascinante ma che, purtroppo, non trova nessuna utilità nella storia che viene raccontata risultando molto presto un espediente narrativo gratuito e compiaciuto che fa totalmente perdere l’immedesimazione e coinvolgimento per quello che, nelle intenzioni del regista, dovrebbe essere un teso e mozzafiato film di sopravvivenza ispirato a pellicole memorabili come Gravity e Mad Max Fury Road.
Non aiutano dei personaggi banali interpretati da un cast anonimo (nella parte ambientata nel molo si fatica a distinguere i soldati tra di loro), un brutto (e inutilmente ambiguo) finale patriottico e un’ inspiegabile, ai limiti dell’immorale, mancanza di sangue e sporcizia. Il tipico approccio Nolaniano freddo e ben pettinato fa sembrare il conflitto bellico finto e mai realmente minaccioso facendo totalmente fallire il presunto realismo del film.
Ma, fortunatamente, Dunkirk ci regala anche delle cose molto belle come una folgorante scena iniziale, un sonoro efficace e potente ed una stupenda fotografia in 70mm di Hoyte Van Hoytema (l’ aereo che si schianta nell’acqua, i soldati che nuotano nel mare nero ed il cielo che nasconde la minaccia tedesca sono tra le immagini più belle e potenti mai viste nei film di Nolan) che, al netto dei difetti, ne fanno comunque meritare la visione.
Ma non si tratta del capolavoro di cui si è parlato e, a differenza di vere pietre miliari del cinema bellico come Orizzonti di Gloria di Stanley Kubrick e Salvate il Soldato Ryan di Steven Spielberg, sarà destinato a scomparire molto presto dalla mente dello spettatore.
Voto 2,5/5
Articolo del
06/09/2017 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/gYQ1d3Rgo5w
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|