Proiettato finalmente anche in Italia (ma non ancora distribuito nelle sale) “L’Etoile du Jour”, un film scritto e diretto da Sophie Blondy nel 2012, ma uscito in Francia esattamente due anni fa. Si tratta di una produzione indipendente che vede come protagonista assoluto il mondo del circo e che si avvale dell’apporto di un cast a dir poco eccezionale.
La narrazione è centrata sulla vita di un circo itinerante che si ferma per qualche tempo su una spiaggia solitaria, in un piccola città sulle coste settentrionali della Francia. Gli spettacoli offerti dal circo non richiamano un gran numero di spettatori, ciò nonostante le dinamiche interne al gruppo di girovaghi circensi sono quanto mai vitali, intense e talvolta esasperate. Il tema del circo, di memoria felliniana, affascina Sophie Blondy, alla sua seconda opera come regista, che si dimostra molto brava ed attenta nella costruzione della trama e nella scelta dei personaggi, tanto strani quanto affascinanti: un clown di nome Elliot (Denis Lavant) perdutamente innamorato di Angèle (Natacha Règnier), sua moglie, una ballerina che però viene insidiata da Heroy, il direttore del circo (Tchèky Karyo), uomo particolarmente avido e malvagio; poi c’è una zingara (Beatrice Dalle) che ha in dono visioni profetiche, ma che non è mai in grado di controllare se stessa e - a sua volta - desidera avere una relazione con il clown. Infine c’è una sorta di coscienza superiore (interpretata da Iggy Pop) che veglia sulla vita del clown Elliot e cerca di aiutarlo ogni volta che è messo di fronte a delle scelte. Triangoli amorosi, ricatti, invidie e gelosie conducono presto il circo ad eventi drammatici, ma proprio quando cala sul film una atmosfera cupa e dolente, ecco che Sophie Blondy riesce a conferire all’opera un tocco magico, miracolistico, quasi fiabesco che conduce gli spettatori in una dimensione onirica, la sola in grado di riscattare le avventure drammatiche di Elliot, proprio quando tutto sembra perduto.
Ottima la fotografia e la colonna sonora del film, curata da Steve MacKay, sassofonista degli Stooges. Al momento dei titoli di coda si può ascoltare anche The Prisoner, un brano raro di Iggy Pop che compare soltanto sul disco solista del compianto Steve Mckay. Da vedere.
Articolo del
18/10/2018 -
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