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Con "Take the Lead – Ti va di ballare?" naturalmente si balla e si strizza l’occhio al filone dei film per teen-ager sul ballo, targati made in USA; un mood che sempre più si sta estendendo a macchia d’olio negli ultimi anni. Mai come in questo contesto storico, infatti, si attinge e si cita vecchie conoscenze della pista da ballo del passato. Alle origini di questo trend commerciale dove si recita cantando e ballando (ricordiamo la stereotipata commedia danzante Save the Last Dance o la divertente Shall We Dance? o ancora il recentissimo One Last Dance solo per citare qualche film) c’è l’esigenza di riportare in auge il genere hollywoodiano della tradizione danzante di Ginger Rogers e Fred Astaire. A farne le spese di queste pellicole da show business, naturalmente è la memoria storica dei vecchi film che non hanno nulla da condividere con il riflusso di quelle di questi anni. Sono film che anche se il ballo è esaltato in tutte le sue forme, non riescono a parlarci attraverso la danza e a far dialogare i due diversi linguaggi. L’esordiente Liz Friedlander, già conosciuta per i suoi talentuosi videoclip per gli U2, si limita a seguire in Ti va di ballare? i passi dei suoi ballerini protagonisti, dimenticandosi del coefficiente estetico dell’opera. A ben vedere Take the Lead imbastisce invece, legami solo con un film del suddetto filone: il coevo Siamo tutti in ballo di Marilyn Angelo. Alle origini di questo documentario c’è la storia di Pierre Dulaine, un personaggio realmente esistito una decina di anni fa; l’insegnate di balli latino-americani (ovvero il ballroom: valzer, tango, foxtrot, ecc.) che è riuscito ha portare il ballo nelle scuole di New York, in zone vale a dire dall’alto tasso di delinquenza minorile, dando così la possibilità a molti giovani di fuggire dalla strada, di avere successo e di riscattarsi da una vita emarginata. In Ti va di ballare? naturalmente la storia di Piere Dulaine è romanzata: gli studenti sono un po’ più grandi e più pittoreschi dello speculare documentario e il maestro Dulaine è interpretato dal bellissimo sexy symbol Antonio Banderas. Inutile ricordare che Ti va di ballare? è soprattutto una pellicola che ruota intorno all’attore Banderas, che peraltro non è la prima volta che sprizza energia al ritmo di danza e musica (ricordate Evita di Alan Parker del 1996?) e funziona nella mimetica messa in immagine delle performances del ballo. Dulaine è l’insegnate che cerca di recuperare questi ragazzi dal degrado, ovviamente dovrà affrontare molte resistenze, come quella del preside, del professore, dei genitori e infine anche quelle degli stessi ragazzi. Nonostante la scuola preveda dei corsi di recupero per gli studenti, essi sono in realtà lasciati a se stessi in uno scantinato. Sarà il fascino e la testardaggine dell’insegnante, che dopo essere stato deriso per aver messo la musica di Sinatra, si esibirà in un sensualissimo tango con Katya Virshilas (già vista in Shall We Dance?) e riuscirà a scuotere dall’apatia i giovani studenti. Questo incipit segnerà l’inizio di un duro lavoro fisico e mentale che ha come obiettivo il concorso cittadino, che chiude così il film, dopo che per tutto il tempo Friedlander aveva cercato senza riuscirci del tutto di presentarci le diverse storie personali degli studenti, al limite del degrado umano. Una segnalazione al titolo originale, che come il solito rende meglio il significato del testo, rispetto alla traduzione in italiano, perché se letteralmente Take the Lead significa guidare il ballo, in senso lato, ci ricorda invece, di prendere in mano il proprio destino, un po’ come insegna Dulaine, che impartisce non solo lezioni di ballo ma anche di vita per tutta la durata del film.
Articolo del
29/05/2006 -
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