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Amore e passione dolceamara è The Hottest State, il secondo lungometraggio di Ethan Hawke, dopo l’esordio nel 2001 con Chelsea Walls presentato al festival di Cannes dello stesso anno (Straight to one è invece il corto girato nel 1994). Così dopo ben cinque anni l’attore/autore Ethan Hawke torna dietro la macchina da presa con una nuova storia la cui sceneggiatura, da lui scritta, è tratta dall’omonimo romanzo – edito in Italia da Sonzogno con il titolo Amore giovane, accolto tiepidamente dalla critica americana - del 1996, suo debutto letterario, che racconta dei giorni di giovane attore squattrinato in cerca di fama in una New York ossessionata dal successo e dalla continua ricerca della felicità nella società dello spettacolo. Il progetto del film era iniziato quindi dieci anni fa, è lo stesso Hawke a svelarci di come il libro fosse nato già con uno sguardo al grande schermo: “(…) di lì a breve avrei potuto comprendere meglio i temi di questa storia e realizzare un film sincero e personale”. Ma le avventure di The Hottest State non finiscono qua, la pellicola ha rischiato di non vedere mai la luce, a causa di un incendio divampato negli uffici del regista, per fortuna che i negativi sono stati recuperati e messi in salvo. Al centro della storia di The Hottest State l’atmosfera appassionata dell’intensa e breve love story tra l’attore William/ Mark Webber e Sarah/Catalina Sandino Moreno (candidata all’Oscar e già vista in Maria Full of Grace) tra furiose liti e brevi riappacificazioni che si frantumano in mille pezzi sotto gli occhi sorpresi dello spettatore. Fin dalla prima scena il regista ci avverte però che arriverà il dramma. Così la storia: il giovane attore texano William si trasferisce a New York e incontra in un bar la cantautrice alle prime armi Sarah; entrambi sono degli artisti in cerca di fortuna, che vivono alla giornata e si arrabattano sperando di trovare prima o poi l’occasione per diventare famosi nel mondo dello spettacolo newyorkese. L’occhio del regista è naturalmente autobiografico, di riferimenti alla sua vita ce ne sono molti. Hawke ha infatti iniziato a lavorare come attore alla giovane età di 14 anni, passando da L’attimo fuggente a Training Day, fino a Grandi speranze, interpretando come attore circa trenta film. The Hottest State colpisce non tanto per la lacrimevole storia d’amore che è al centro del plot, ma piuttosto per l’atmosfera di solitudine che si respira a New York. Hawke ci conduce in una storia di persone sole, che si muovono ossessivamente per la felicità e il successo, mentre il tempo frantuma i sogni e mette alla prova l’amore e i nervi. Tutto il film gioca su questo tema, e la storia d’amore diventa un pretesto per scandagliare una realtà ben più articolata. Sarah non sa, non vuole William o non può decidersi, è però pronta ad andare via per il proprio successo. La prima parte promette molto, l’incontro, la conoscenza, la passione, le liti quotidiane, vivificano e tingono l’atmosfera di questo primo amore. Peccato che la sceneggiatura si perda nella seconda parte tra dialoghi e interrogativi ripetitivi e a tratti banali, ma poche storie d’amore riescono a elaborare indagini introspettive lontane dai classici luoghi comuni, disperdendosi in facili psicologismi (vedi le numerose liti tra i due innamorati), trascurando invece l’intreccio sotterraneo di sentimenti, i silenzi eloquenti. Scrivere una storia d’amore al giorno d’oggi è molto faticoso. La storia deve essere prevedibile quanto basta, ma allo stesso tempo apparire sempre come nuova e purtroppo non è stato così per The Hottest State.
Articolo del
12/10/2006 -
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