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Un gruppo di amici. Amici veri. Di quelli cui basta sedere attorno a un tavolo a mangiare, o semplicemente a bere un bicchiere di vino, per parlare, scherzare, prendersi in giro o discutere per ore e ore. Di quelli fra i quali gli anni di frequentazione sono riusciti a creare quella particolare e specialissima alchimia per cui tutti capiscono al volo lo stato d’animo o i pensieri degli altri, anche solo attraverso uno sguardo, un gesto, una battuta. C’è la coppia etero (Margherita Buy e Stefano Accorsi) in crisi a causa del tradimento (con Isabella Ferrari) e quella gay innamoratissima (Luca Argentero e PierFrancesco Favino); la giovane insicura, che cerca se stessa nelle droghe (una sorprendente Ambra Angiolini), e la donna di mezza età che è in pratica la guru della comitiva (Serra Yilmaz), per finire con l’omosessuale in là con gli anni e rimasto solo (Ennio Fantastichini) che odia tutte le ipocrisie (“sono frocio, non gay”) e che ancora si sente legato ad un amore ormai finito. E poi c’è il tema del distacco, dell’abbandono: tra amici, tra amanti, tra marito e moglie, fino a quello estremo, causato dalla morte. Sono questi gli ingredienti di Saturno Contro, il nuovo film di Ferzan Ozpetek, (Il bagno turco, Harem suarè, Le fate ignoranti). Il regista turco è riuscito a dirigere magistralmente un cast davvero eccezionale con attori affermati, tra gli altri anche una bravissima Milena Vukotic e una brillante Lunetta Savino, e esordienti che lasciano davvero ben sperare, in particolare Luca Argentero venuto alla ribalta col Grande Fratello e già sul grande schermo in “A casa nostra” di Francesca Comencini (che anche i reality servano a qualcosa?). Un film delicato, toccante, in alcuni momenti molto ironico, in altri quasi brutalmente reale. Un film che tocca temi di scottante attualià, dal riconoscimento delle coppie di fatto all’eutanasia, ambientato in una Roma cara a Ozpetek, quella del quartiere Ostiense, e in cui il regista rivendica anche il suo orgoglio nazionale (fantastica la battuta della Yilmaz “non sono straniera, sono turca”). Davvero bella anche la colonna sonora, con brani di Neffa e una bellissima canzone di Gainsbourg cantata da Carmen Consoli.
Articolo del
06/04/2007 -
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