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Era ora che il cinema italiano tornasse a riproporre qualcosa di diverso dalle sdolcinate storie d’amore degli ultimi tempi. Non se ne poteva proprio più tanto che il pubblico per disperazione finiva per sublimarle e trasformarle in oggetti di culto. Davide Marengo trentenne regista capitolino è alla sua seconda prova filmica; dopo aver ottenuto un discreto successo con la regia di videoclip si cimenta nel 2006 nel suo primo lungo metraggio mettendo su pellicola Craj, lo spettacolo ideato da Teresa De Sio con i cantori del sud da Matteo Salvatore a Uccio Aloisi ai Cantori di Carpino ed ottenendo con questo numerosi riconoscimenti. Notturno Bus è un film fresco e….notturno, come una frizzante sera di giugno romana, quando passando a piedi sopra Ponte Sisto, ti volti, alzi gli occhi e vedi da una parte l’Isola Tiberina e dall’altra Castel Sant’Angelo con tutti i ponti illuminati nel mezzo e seppur vivendo nella città eterna da quando sei nato ti commuovi ancora per la sua bellezza e non vorresti essere nato da nessun’altra parte. E’ un film tipicamente “de Roma”, che mescola sapientemente il poliziesco all’italiana, depurandolo dalla scurrilità che ne fece un cult del B movie anni settanta, ad un piglio registico dal taglio più americano. La trama e la sceneggiatura sono convincenti ed avvincenti e la storia d’amore, Spada di Damocle per ogni action movie, per quanto sospettata durante il film, fa una tiepida apparizione solo nel finale, lasciando così intatto il gusto per il thriller. La storia è un classico dei classici alla Zero Zero Sette, con tanto di microchip e di “Bond Girl”. Il cast uno dei più credibili sia sulla carta che sul set. Valerio Mastrandrea da una delle sue migliori prove di attore interpretando un atarattico autista di autobus con il vizio di perdere a poker, per non parlare dei due super cattivi del momento: Francesco Pannofino e Roberto Citran, due agenti segreti, uno cattivo e l’altro cattivissimo in una convincente interpretazione di coppia; Giovanna Mezzogiorno è una ladra incallita, dalla bugia facile che si ritrova in un gioco più grande di lei; Ennio Fantastichini è il buono e stanco agente segreto desideroso di tornare dalla donna un tempo tanto amata, che farà quadrare il cerchio. Il tutto è credibile e godibile con una regia agile, una sceneggiatura che lascia poco spazio ai dubbi e stupende inquadrature della migliore Roma notturna di fine estate. Se siete stanchi di lucchetti, vespe, biciclette e perfette vite romantiche, qui troverete traffici loschi, autobus, normali esistenze incrociate con vite al limite e…tanto correre… Buona visione!
Articolo del
16/05/2007 -
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