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E’ tempo di film natalizi. E se in Italia si attendono, puntuali come la prima rata dell’Ici, i soliti cinepanettoni – ora pure sdoppiati – dagli Stati Uniti arriva un più o meno vasto catalogo di commedie per famiglie. Infarcite di neve, vischio e luci ad intermittenza.
Fred Claus – Un fratello sotto l’albero (ma era proprio necessario il sottotitolo?) è la rivisitazione numero n, in chiave comica, della storia di Babbo Natale. Affidata alle giovani mani di David Dobkin, già regista del divertentissimo e irriverente Due single a nozze.
Fred (Vince Vaughn) è lo squattrinato fratello di Nicholas, meglio conosciuto come Santa Claus. Dopo aver passato una vita all’ombra del benvoluto fratello, Fred si trova a fare i conti con la legge e col portafoglio. E’ quindi costretto a dover lavorare al Polo Nord fra elfi e renne, in cambio di un generoso aiuto economico. Inutile dire che i risultati non saranno quelli sperati.
Uscita nelle sale con un certo anticipo rispetto al periodo festivo di fine anno, questa pellicola si dimostra leggera e godibile. Ma quasi frenata, come a voler rientrare nei parametri di riferimento. I nuovi volti della comicità cinematografica statunitense – quelli della cricca di Ben Stiller, per intenderci – si caratterizzano per una spiccata vis comica sopra le righe. Ed è paradossalmente quest’aspetto a mancare in Fred Claus. Le premesse, scrutando regista e attore protagonista, c’erano tutte. Evidentemente, però, la direzione da dare alla pellicola era un’altra.
Un contenuto e frenato Vaughn, stavolta è affiancato da Paul Giamatti, in questo film più spaesato che mai. Se è poco credibile nelle vesti abbondanti del portatore di doni vestito di rosso, ancor meno lo è come spalla del protagonista di Dodgeball. Con il quale non riesce a creare quel feeling instaurato, per esempio, con Owen Wilson nel precedente lavoro di Dobkin. Nel cast trova spazio anche Kevin Spacey, nei panni di un ispettore-rovina-Natale, intento a far chiudere la baracca.
Il regista elimina quasi del tutto il “politicamente scorretto” che spesso caratterizza le produzioni comiche contemporanee made in Usa. Vedi il meno recente Babbo Bastardo, per restare in tema natalizio, o il più vicino Lo spacca cuori dei fratelli Farrelly, sboccatissimo ed esagerato.
Lo script di Dan Fogelman, uno degli sceneggiatori di Cars, scorre in maniera fluida – e piuttosto prevedibile – lasciando spazio ad un pizzico di buonismo da periodo natalizio, accettabile per pellicole di questo genere.
Sicuramente esilarante resta la scena con protagonista un circolo di fratelli meno conosciuti (o sfigati, diciamolo), fra i quali figura Frank Stallone, fratello del ben più conosciuto Sylvester, oltre a Roger Clinton e Stephen Baldwin. Tutti frustrati ed avviliti dal confronto con gli illustri parenti, oltre che increduli di fronte al fratello di Babbo Natale.
In fin dei conti, Fred Claus rimane una piacevole commedia natalizia che strappa qualche sorriso. Ma non aspettatevi di uscire dalla sala piangendo dalle risate.
Articolo del
19/12/2007 -
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