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Mark Waters
Spiderwick - Le cronache
Fantasy, 96' - U.S.A.
2008
The Kennedy/Marshall Company, Nickelodeon Movies, Spiderwick Productions, Gotham Group, Mark Canton Productions / UIP
di
Marco Jeannin
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Gli scaffali delle librerie annoverano tra le loro fila una serie pressoché illimitata di libri fantasy per ragazzi. Dal successo planetario del Signore degli anelli, si è cercato in tutti i modi di ricreare una storia che potesse fare breccia nel cuore di milioni di appassionati, tanto quanto l’illustre capostipite. The Spiderwick Chronicles è una miniserie creata da Tony DiTerlizzi e Holly Black, molto amata dal pubblico e con un discreto seguito. Elementi sufficienti per garantirne lo sfruttamento cinematografico. La storia è, bene o male, sempre la stessa: una famiglia un po’ “sgangherata”, con i problemi di tutti i giorni, viene involontariamente catapultata in un mondo di cui tutti ignorano l’esistenza e che li vedrà protagonisti di avventure con goblin, troll, orchi e fatine. Freddie Highmore interpreta entrambi i gemelli Grace, uno razionale e affidabile, l’altro ribelle e infuriato con il padre assente. Trasferitisi dalla metropoli in una casa della prozia sperduta nel bosco, verranno in possesso del libro redatto da Arthur Spiderwick, una testimonianza del mondo fantastico che li circonda. Un libro tanto bello quanto pericoloso, che scatenerà una lotta furibonda tra la giovane famiglia e le creature malefiche che popolano il bosco.
Mark Waters si ritrova con una patata bollente tra le mani. Il passato recente dimostra quanto sia difficile produrre pellicole fantasy di qualità (Narnia, La bussola d’oro, The Water Horse per citarne alcuni dei peggiori…), tenendo conto di un budget non esorbitante (60 milioni di dollari rientrano nella fascia media hollywoodiana) e di un target particolarmente difficile da accontentare. Non solo bambini accompagnati, ma stuoli di adolescenti e quasi adulti che hanno fatto del fantasy una ragione di vita. Il risultato questa volta è molto buono. La storia regge e si amalgama perfettamente con gli effetti digitali targati Industrial Light & Magic, creando una bellissima atmosfera che vede il bosco e i suoi colori protagonisti. Tonalità autunnali che circondano un cast perfettamente azzeccato: il giovane Highmore dimostra di saper trattare il genere (e vorrei ben vedere), David Strathairn è un credibilissimo Arthur Spiderwick e Nick Nolte compare velocemente nel ruolo del perfido orco.
L’idea di fondo è quella di valorizzare la famiglia e celebrare il potere della fantasia. Vedere oltre quello che ci circonda per scoprire un mondo popolato da creature fantastiche. Il modo migliore allora è quello di coinvolgere con una storia credibile. Il ritmo parte altissimo già dalle prime battute. Non si lesina sulla caratterizzazione a tratti molto cupa, per definire l’ambiente e dargli un tono distinguibile. Buonissima la scenografia (dettagliata e credibile) e buona la fotografia. I limiti vengono dalla durata: l’ora e mezza canonica del genere costringe a un’estrema compressione degli eventi, rendendo tutto velocissimo nello svolgimento: la famiglia arriva e quasi subito deve fronteggiare un mondo di fate e orchi, prendere o lasciare. Eppure l’idea è che non ci si possa dilungare correndo il rischio di annoiare. Rischio che, nella sua semplicità e freschezza, Spiderwick non corre. Finalmente un film fantasy di buon livello, ricco di humour e visivamente accattivante. Era ora.
Articolo del
03/04/2008 -
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