|
Sebastian Gutierrez
La setta delle tenebre
Horror, 100' - U.S.A.
2007
Mandate Pictures, Kingsgate Films, Ghost House Pictures / Eagle Pictures
di
Elisabetta Lanzillotti
|
|
La setta delle tenebre (Rise: blood hunter il titolo originale, massacrato come le povere vittime della pellicola) è un thriller leggermente soprannaturale e soprattutto carnale, passionale. Una giornalista trasformata in “qualcosa” a caccia di sangue e vendetta, combatte contro la sete e contro chi le ha rovinato la vita, viaggiando verso un pre-finale inaspettato. La storia è povera di fronzoli, usuale, ravvivata da alcune scelte di regia azzeccate come l’inizio dal mezzo e i flash back (alcuni girati anche meglio del racconto principale, più espressivi, una digressione che in realtà non poteva mancare). Indubbiamente è reminiscente di Kill Bill: c’è anche una citazione, l’inquadratura di Lucy Liu/Sadie Blake mentre guida, faccia dura e obiettivo omicida.
La storia gira attorno a Sadie, giornalista d’assalto e infiltrata, che finisce per entrare nel circolo sbagliato: quello dei vampiri. Anche se nel film la parola vampiro non viene mai menzionata, la sete di sangue e il filo di gore che accompagna il racconto per tutta la pellicola lasciano pochi dubbi. Ci sarebbe un’altra sete, quella per il corpo, ma il regista Sebastian Gutierrez dedica scene così lunghe a spiegare questo punto che sembra un peccato rovinare la fatica con un mero e sterile riassunto.
Il co-protagonista Michael Chicklis non porta nel film nulla dello shield, che è una buonissima cosa, ormai se lo aspettano anche le porte. Buona spalla per il personaggio di Lucy Liu anche se rimane da chiedersi una piccola, insignificante cosa nel grande schema della pellicola: che ci fanno questi due attoroni in un film di media (bassa) lega, pur venuto bene, con citazioni bonus e inquadrature intriganti? Il "non male" del giudizio finale non giustifica il dispiegamento di forze: il film sarebbe finito con lo stesso punteggio anche con facce sconosciute... Ah, il potere del marketing. O forse stiamo guardando un altro tentativo non riuscito di fare un indie-blockbuster, il regista non è nuovo a imprese di questo genere, riuscite e no.
Tale Sebastian Gutierrez, poco conosciuto come regista ma scrittore del cult new gore Snakes on a plane e Gothika, che è culto per le bocche asciutte che ha lasciato a suo tempo. Questo lavoro si divide tra i primi due in quanto a successo registico e di pubblico: non ci si spiega perché Lucy Liu faccia la vampira in un film di piccolo calibro e grazie a dio c’è una spalla abbastanza forte da supportare i buchi e a mettere un po’ di suspence, il sono buono-sono cattivo che fu il ritorno di Robert Downey Jr. in Gothika.
Da vedere, decisamente meglio di tanti altri piccoli horror degli ultimi anni, ma non eccellente come avrebbe potuto essere se.
Articolo del
18/06/2008 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|