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David Hackl
Saw V
Horror, 92' - U.S.A.
2008
Lions Gate Films, Twisted Pictures / 01 Distribution
di
Gabriele Toresani
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Continuano le avventure dell’enigmista (oscena traduzione italiana, visto che il killer del film di enigmi non ne ha mai fatti) più amato della storia dell’horror. Ora ad aiutare Jigsaw (visto che è morto nel terzo capitolo) arriva il detective Hoffman. Ma l’agente Strahm sospetta qualcosa e inizia a indagare, mentre cinque malcapitati si trovano rinchiusi in un edificio dove (ovviamente) verranno ammazzati nei modi più orrendi.
Arrivati al quinto capitolo, tutti pensavamo che la saga non avesse più niente da dire. Invece riesce ad elevarsi rispetto agli altri, pessimi, capitoli (ovviamente tralasciando il capostipite). Certo, niente di eccezionale, ma almeno ci troviamo davanti a una struttura narrativa più solida rispetto alle precedenti che non cerca il colpo di scena a tutti i costi. Perfino le macchine di morte (soprattutto il pendolo e la “macchina per i prelievi”) sono più interessanti del solito, nonostante questo sia il capitolo meno splatter della saga. I difetti certo non mancano, il continuo uso di spezzoni degli altri film ogni tanto fa sembrare questo quinto capitolo una specie di Saw the best of. E il fatto di far apparire il Jigsaw originale come un buono che vuole redimere le persone fa abbastanza sorridere.
La regia di David Hackl (scenografo degli altri episodi della serie), è abbastanza anonima e si limita a riproporre lo stile dei suoi predecessori James Wan e Darren Lynn Bousman. Ma riesce a mantenere un buon ritmo che difficilmente annoierà lo spettatore (grazie anche alla scarsa durata del film). Anche la sceneggiatura se la cava abbastanza dignitosamente nell’incastrare tutti i film tra di loro inserendo il personaggio di Hoffman riuscendo a mantenere una buona coerenza narrativa.
Attori (quasi) tutti sconosciuti e inespressivi quanto basta con eccezione della bella Julie Benz (John Rambo, la serie Dexter) e di Tobin Bell (anche se per valutare le sue qualità d’attore sarebbe bello vederlo nei panni che non siano di uno psicopatico).
In conclusione Saw 5 rappresenta un modesto intrattenimento, utile per una serata spensierata tra amici. E, visto che la produzione sta annunciando seguiti infiniti, cresce la curiosità di vedere come riusciranno a infilarci un personaggio morto due film fa. Magari un giorno vedremo Saw – La clonazione.
Articolo del
10/12/2008 -
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