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Bryan Bertino
The Strangers
Horror, Thriller - 107' - USA
2008
Rogue Pictures, Vertigo Entertainment, Mandate Pictures, Intrepid Pictures - distr. Universal Pictures
di
Gabriele Toresani
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In una casa isolata, una coppia di trentenni viene improvvisamente assalita da tre persone mascherate. Il perché non lo sanno, l’unica cosa sicura è che devono riuscire a scappare in fretta.
Piccolo caso al box-office americano, The Strangers è l’opera prima del regista/sceneggiatore Bryan Bertino. E bisogna ammettere dal punto di vista registico il giovane Bertino non se la cava male, riesce a creare una buona atmosfera (aiutato dall’ottima fotografia, a cura di Peter Sova) e ci dona almeno una bella scena di suspense (svelata dalla locandina).
Ma, purtroppo, non sono tutte rose e fiori. Anzi il film cade vertiginosamente nella struttura narrativa, non presentando nessuna idea originale. Infatti ogni snodo della vicenda prende spunto da altre pellicole ben più riuscite. Basti pensare allo spunto di partenza, preso pari pari da Them di David Moreau e Xavier Palud. Oppure al tema della coppia in crisi che si riavvicina durante l’assedio già esplorato nel sottovalutato Vacancy di Nimròd Antal, senza dimenticare il tema della gratuità della violenza esposto da Haneke nelle sue due versioni di Funny Games. Per non parlare di Non aprite quella porta di Tobe Hooper, ormai modello di quasi tutti gli horror (riusciti e non) dell’ultimo decennio.
Le interpretazioni sono in linea col genere del film. Liv Tyler si preoccupa di urlare a più non posso, mentre Scott Speedman ha la classica aria da “sono fico, faccio l’eroe per tutto il film ma sappiamo tutti che devo crepare” (non preoccupatevi, non è uno spoiler. Se vedrete il film capirete).
Sia chiaro, nonostante i difetti questo The Strangers comunque si eleva dalla media degli ultimi film horror. Il film, infatti, presenta una fattura tecnica che molte pellicole dello stesso genere se la sognano e comunque riesce a non annoiare (grazie anche alla sua brevissima durata). E se fosse uscito prima delle pellicole sopra citate, ora staremmo parlando di un film riuscito. Ma, ormai, nel 2009 bisogna ingegnarsi molto di più per riuscire a spaventare e coinvolgere lo spettatore.
Articolo del
06/02/2009 -
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