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Jonas Åkerlund
The Horsemen
Thriller, 110 min. – Canada, U.S.A.
2009
Mandate Pictures / Platinum Dunes / Radar Pictures
di
Gabriele Toresani
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A New York un serial killer uccide ispirandosi alla leggenda dei quattro cavalieri dell’Apocalisse. Si metterà sulle sue tracce il detective Breslin, ma ciò che scoprirà non sarà piacevole...
Ci sono certi film che, nonostante i difetti, si cerca comunque di difendere. Molti, nonostante una sceneggiatura non all’altezza, presentano delle idee di regia o prestazioni attoriali degne di nota. Altri, al contrario, nonostante una regia anonima tengono lo spettatore attaccato allo schermo per una storia forte piena di colpi di scena. Ecco The Horsemen non rientra in nessuna di queste categorie. Infatti il film è talmente carente, sia dal punto di vista narrativo che da quello stilistico, che l’unico motivo di interesse sta nel deridere gli innumerevoli punti bassi che la pellicola raggiunge.
Partiamo dal regista Jonas Åkerlund (autore di molti videoclip di Madonna). Certo, la colpa non è completamente sua (probabilmente da una sceneggiatura del genere neanche Kubrick sarebbe riuscito a tirare fuori qualcosa di buono) ma molte sue “idee” di regia lasciano alquanto interdetti. Vuoi gli stacchi di montaggio impazziti e il cambio di fotografia sui particolari dei corpi mutilati (che fanno molto Saw) o vuoi l’atmosfera generale che tenta di copiare spudoratamente Seven (non riuscendoci, ovviamente, visto che il capolavoro di Fincher è inarrivabile), ma Åkerlund di certo non si impegna per farsi volere bene.
E gli attori non gli danno certo una mano. Dennis Quaid è la testimonianza impietosa del tempo che passa e si vede benissimo che neanche lui crede al suo personaggio, mentre non si capisce se Zhang Ziyi sia un’attrice pessima oppure sia stata diretta male (o entrambe le cose). Il giudizio sul mitico Peter Stormare (come dimenticare la sua performance in Fargo) non è pervenuto, visto che apparirà due minuti in tutto.
Ma, come si sarà capito, il principale responsabile di questo scempio è lo sceneggiatore Dave Callaham (e, se in passato ha scritto solo la sceneggiatura del film Doom, un motivo ci sarà). A parte i colpi di scena più prevedibili della storia, quello che lascia più sconcertati è la spiegazione finale del movente. Una spiegazione così assurda che fa sembrare il demenziale Hot Fuzz un film di Alfred Hitchcock e che non mancherà di farvi morire dalle risate. Beh, se questo era l’obiettivo dello sceneggiatore, i miei complimenti.
Inutile dirvi di non spendere nè tempo nè denaro per questo The Horsemen. Se proprio siete in vena di thriller mistico-religiosi riguardatevi il capolavoro Seven. Il vostro portafoglio e (soprattutto) il vostro cervello ringrazieranno.
Articolo del
26/02/2009 -
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