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Jean François Richet
Nemico pubblico n.1 - L’istinto di morte
Azione, 113' - Francia Canada Italia
2009
Prod.: La Petite Reine, M6 Films, Remstar Productions, Novo RPI; Distr.: Eagle Pictures
di
Erica Bruni
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“Nel crimine c’è dell’eroismo come nella virtù. Il vizio e l’infamia hanno i propri altari e la propria religione.” (William Hazlitt)
Jean François Richet realizza in due parti separate un biopic sul leggendario criminale francese Jacques Mesrine. Un’opera ambiziosa e rischiosa ma che riesce nel suo intento e (ri)porta alla luce un personaggio unico e complesso della storia del crimine francese, grazie anche alla grandissima interpretazione di Vincent Cassel, cui è valso il premio Cesar.
Ispirato al romanzo autobiografico di Jacques Mesrine L’instinct de mort, che scrisse dal carcere prima della sua spettacolare evasione, il film racconta l’ascesa di Mesrine da soldato ribelle dell’esercito francese di stanza in Algeria, a criminale nelle strade della Parigi tra gli anni ‘60 e ‘70. Costretto poi all’esilio in Canada insieme alla sua amata compagna Jeanne, sarà poi arrestato e fuggirà in modo rocambolesco da una delle prigioni più dure dello stato.
La grandezza del film è già nello stupendo incipit che ricorrendo allo split-screen mostra l’uccisione di Mesrine, rispettando la regola del biopic che parte dalla morte del personaggio per poi ripartire e raccontare la sua vita. Pur presentandosi come un gangster- movie, il film non si avvale solo dei clichè del genere, che ricordano molto i classici dei film d’azione del cinema anni 70 all’americana. Nella seconda parte, infatti, il film si mescola con altri generi come quello del filone carcerario, il noir con la femme fatale che ha il volto della bellissima Cècile de France, e si tinge anche di road-movie nella bellissima sequenza dell’inseguimento, quando arrestano la coppia in Canada.
Richet con questo film dimostra una grande abilità registica e una precisa idea dei meccanismi cinematografici, che opera una sorta di straniamento nello spettatore creando una profonda fascinazione per questo personaggio. Non c’è nessuna sorta di giudizio da parte del regista nei confronti di questo criminale che rappresenta un’icona, un simbolo di denuncia verso una società che ha praticato per anni la violenza per poi condannarla, facendo ricordare Robert F. Kennedy " Ogni società ha il criminale che si merita". Fondamentale diventa l’interpretazione di un intenso e magnetico Vincent Cassel che riesce a rappresentare con sensibilità e intelligenza un uomo controverso. Si è calato nel ruolo alla perfezione dando credibilità ad un personaggio oscuro, facendone un uomo romantico con la sua compagna e allo stesso tempo feroce genio del crimine, ma sempre in grado di onorare la parola data.
Da non perdere assolutamente, e ricordo che a breve uscirà nelle sale il secondo film della serie, Nemico Pubblico numero 1-L’ora della fuga in cui ritroveremo Cassel ingrassato di 20 kg, chissà se Richet darà un’ottima prova come in questo primo capitolo, ma rimandiamo ogni giudizio solo dopo la visione.
VOTO: 4/5
Articolo del
28/03/2009 -
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