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Filastair Pothergill e Mark Linfield
Earth - La nostra terra
Documentario, 96’ - Gran Bretagna, Germania, U.S.A.
2007
Distribuzione Buena Vista
di
Beatrice De Sanctis
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Rare volte un documentario trova spazio sul grande schermo e ne trae tanta risonanza. Il 22 Aprile, per celebrare la Giornata Mondiale della Terra, la nuova etichetta Disney Nature ha presentato il lungometraggio Earth girato da Filastair Pothergill e Mark Linfield, con lo scopo di esaltare le bellezze del nostro pianeta senza tralasciarne la fragilità. L’efficacia delle immagini, accompagnata in Italia dalla voce onnisciente di Paolo Bonolis, ha reso la visione adatta e gradita ai bambini, arrivando a spiegare l’importanza della giusta distanza della terra dal sole per produrre la vita e la giusta inclinazione terrestre per dare origine alle stagioni. La narrazione evidenzia tre storie:quella di una famiglia di orsi polari, quella di un branco di elefanti e quella di una balena megattera col suo cucciolo. «Ogni nuova generazione è preziosa nel nostro mondo in continuo movimento», ricorda la voce narrante; le tre storie sottolineano proprio la difficoltà di sopravvivenza di molte specie animali che devono fare i conti con migrazioni estreme e con l’innalzamento globale delle temperature. Tuttavia le immagini paiono buoniste e speranzose e, con l’aiuto della colonna sonora, cercano di creare empatia tra il pubblico e la natura rappresentata.
Il documentario propone un viaggio dal Polo Nord al Sud, preferendo seguire una struttura spaziale piuttosto che una temporale: le giornate si ripetono insieme al ciclo della vita. Questo tipo di messa in scena, pur evidenziando gli elementi più spettacolari della natura, risulta carente di solidi legami tra sequenze. Estremamente eccentrica d’altronde la pretesa di racchiudere in meno di due ore i maggiori rappresentanti della diversità ambientale. La tendenza a una vistosa rielaborazione delle immagini in post produzione restituisce i cambiamenti della flora ad una velocità maggiore di quella reale per esaltarne i le mutazioni cromatiche, ma relegando la vita vegetale a pura scenografia. Unica denuncia l’avanzamento dei deserti che già coprono un terzo della superficie globale. Ancora più usato risulta il ralenti, sia per creare suspense nelle scene di caccia, sia per rendere poetici dei movimenti altrimenti impossibili da cogliere. Tra questi il primo volo, o meglio un “lancio con stile” su un tappeto di foglie, dei cuccioli di anatra mandarina, ed il maestoso slow motion dell’attacco di uno squalo bianco a una foca. Notevoli le riprese panoramiche dall’alto di aerei e mongolfiere, utili soprattutto per seguire i movimenti dei grandi migratori quali i caribou del Canada o gli stormi di damigelle di Numidia che oltrepassano le gelide correnti dell’Himalaya.
Un documentario che tende alla spettacolarizzazione della natura: autentico show quello di un uccello del Paradiso della foresta pluviale durante la danza che precede l’accoppiamento. Earth può dunque essere un ottimo approccio a questo tipo di resoconti naturalistici senza però non raccontare molto di più degli innumerevoli documentari in commercio.
VOTO: 3/5
Articolo del
05/05/2009 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
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