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Ed, Henry e Phil, tre studenti americani, si recano in Messico per un weekend di vacanza. E, come al solito, la loro vacanza si trasformerà in un incubo, ritrovandosi a fare conti con una setta satanica dedita ai sacrifici umani.
Strana stagione l’estate cinematografica italiana. Se da una parte escono blockbuster come Transformers e Harry Potter, dall’altra ci sono pellicole mandate al macello (zero pubblicità e zero distribuzione) come questo Borderland.
Anche se, vedendo il film, non si può capire il perché di una distribuzione così misera. Non che Borderland sia un film osceno, infatti, a differenza dei vari horror che popolano le sale in estate, presenta qualche sequenza riuscita (soprattutto nel finale). Il problema è che il film di Zev Berman è quasi un remake non ufficiale di Hostel (con un aggiunta di Le colline hanno gli occhi), cosa che certo non aiuta la godibilità di un film in cui tutti le situazioni sanno di già visto.
La scritta iniziale avverte che gli avvenimenti del film sono tratti da una storia vera (ormai elemento imprescindibile per un film horror). Ma si spera che la sceneggiatura curata dallo stesso regista e Eric Poppen non segua del tutto gli avvenimenti reali, visto che nella pellicola vittime, carnefici e autorità fanno la figura dei fessi. Che sia un modo per dire che la stupidità umana contagia tutti? Il sottoscritto ne dubita fortemente. Un modo per buttare certi avvenimenti sul ridere? Peccato che Borderland non presenta un filo di divertimento, prendendosi troppo sul serio (a differenza dei film di Roth, dove l’ironia prendeva sopravvento).
Attori totalmente sconosciuti, ma che a dire il vero non se la cavano così male. L’unica faccia nota è il Sean Astin de Il Signore degli Anelli, ed è anche quello che se la cava peggio, essendo totalmente fuori parte (un hobbit serial killer? Dai…).
Insomma, se in una calda sera d’estate il vostro condizionatore è rotto, non avete impegni e avete visto tutti i film in programmazione, un’occhiata a questo Borderland la potete anche dare. Ma non lamentatevi quando vi accorgerete di aver già visto tutto il film, noi vi avevamo avvertito.
VOTO: 1,5/5
Articolo del
06/07/2009 -
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