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La madre di Matt, ragazzo malato di tumore, decide di affittare una fatiscente ed inquietante casa in Connecticut a causa della vicinanza con l’ospedale ove suo figlio è in cura sperimentale. Presto il giovane Matt comincia a soffrire di allucinazioni, imputate sulle prime alle terapie cui si sottopone. Con l’aiuto di un prete esperto di paranormale, il povero protagonista scoprirà le inquietanti presenze che abitano la casa, insieme agli usi cui l’abitazione veniva adibita anni addietro.
C’è poco da dire per questa ennesima replica accodatasi al filone horror basato sulle case infestate da presenze inquietanti. E’ The Amityville Horror il primo modello che salta in mente, ma se ne trovano a iosa pur senza essere esperti del genere. Il messaggero subisce una release estiva senza troppi clamori, come si confà ai film di questo bistrattato genere, ma non si poteva sperare diversamente perché, diciamocelo, è sempre la stessa zuppa riscaldata. Ormai siamo alle prese con cloni di cloni di cloni di film classici, la differenza la fa solo il come, non il cosa. Cornwell ha dalla sua una certa capacità nell’imbastire un prodotto che perlomeno tecnicamente e visivamente funziona, senza inciampare in ridicolaggini estreme (mi viene in mente Il custode, grasse risate) ma non mancando di regalarci spaventi telefonati con venti minuti d’anticipo. Sceneggiato senza il minimo bagliore di originalità - tranne per il dramma familiare della grave malattia del figlio, ma si tratta di un vano tentativo di innestare una variante sul tema - e recitato decentemente da Virginia Madsen, Elias Koteas e dal giovane emaciato Kyle Gallner, si lascia guardare per l’ora e mezza di durata, per lasciarsi dimenticate altrettanto velocemente. E passino alcune assurdità come l’esistenza di una casa in affitto con annesso scantinato armato di strumenti per le autopsie e muri imbottiti di cadaveri, passi una malattia che scompare miracolosamente (ed essendo Tratto da una storia vera mi pongo alcune domande), ma all’apparire del ragazzo indemoniato che armato di ascia sfonda una porta citando Shining non può che scappare un gesto di stizza, perchè no, questo proprio non si fa.
Mi sforzo, ma non riesco a ricordare. Qual è stato l’ultimo film horror in senso stretto che uscendo dalla sala mi ha lasciato soddisfatto? Forse The Mist, ma quanto tempo è passato?
VOTO: 1,5/5
Articolo del
30/08/2009 -
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