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Chris Fisher
IPPICA ARRIVO! - S. Darko
Fantascienza, Thriller, 103' - U.S.A.
2009
Newmarket Capital Group, Silver Nitrate Films, Moviemax
di
Beatrice De Sanctis
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Sette anni dopo l'inspiegabile morte di Donnie, il regista Chris Fisher e lo sceneggiatore Nathan Atkins decidono di farlo santo. Non perché la esse siglata del titolo faccia riferimento a questo, quanto piuttosto perché gli elementi che ruotano attorno al personaggio di Richard Kelly sono stati riportati di sana pianta in quest'ultima pellicola più per venerazione che per offrire al pubblico qualche nuovo spunto. Così il “Sequel” della “Sister” - Samantha D. - è tutto ciò da cui il regista e sceneggiatore del 2001 si dissocia. Senza di lui, sette anni dopo, riparte il conto alla rovescia per la fine del mondo e stavolta mancano 4 giorni, 17 ore, 26 minuti e 31 secondi.
L'attrice Daveigh Chase interpreta nuovamente il ruolo della sorellina di Donnie, ormai cresciuta e pronta a lasciare la Virginia con la disinibita amica Corey (Briana Evigan dopo il successo di Step Up 2, ennesimo sequel), per intraprendere un viaggio on the road alla volta di Los Angeles. Ma proprio dopo che lo spettatore intravede un cartello stradale che indica un ambiguo “attraversamento conigli”(!) l'automobile si rompe e le due restano bloccate nel paesino di Conejo Springs (e lo spagnolo disattende ogni casualità). Giusto il tempo di far entrare in scena dopo le due belle ragazze il belloccio Ed Westwick (reduce da Gossip Girl) nei panni di Randy, forse l'unico personaggio meglio scolpito rispetto ad uno stuolo di caratteri dallo spessore inesistente.
Questa che voleva essere una favola post-moderna si inabissa nei riferimenti al film originale, amalgamando visioni con viaggi nel tempo, cristianità (e soprattutto sacrificio) con bambini scomparsi senza però alcuna sorpresa o slancio vitale. Il ralenti o i giochi di post-produzione non bastano a ricreare quelle antiche atmosfere sospese e quella capacità di lasciar parlare le immagini che Richard Kelly aveva regalato al pubblico, quel viaggio all'interno dell'adolescenza, quelle domande che non volevano risposte. Addirittura ora l'inquietante maschera del coniglio Jack viene trattata puramente come simbolo, senza entrare davvero nella dinamica delle vicende. La colonna sonora del musicista londinese Ed Harcurt può fornire l'unica nota luminosa del film, pur rimanendo lontana dai bei ricordi di Mad World.
E se per due volte il nastro si riavvolge per rendere il tempo malleabile e riscrivibile, speriamo che possa succedere anche a noi solo per evitare di scegliere la visione di questo sequel, puzzle a metà tra il teen movie (pur vietato ai minori di sedici anni) e l'horror di poco gusto.
VOTO: 1/5
Articolo del
31/08/2009 -
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