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Sandra Bullock ed il fantastico, per noi signorine, Ryan Reynolds in una commedia romantica carina. Non eccelle, ma non esagera con il miele nemmeno nel finale. Ovvio, ci sono tutti i passi canonici tipici delle commedie di questo genere: amore/odio, bugie, la famiglia allargata che ci si mette in mezzo, il simpatico cagnolino e sprazzi di comicità nelle gag.
La premessa: Margaret Tate (la Bullock) è una donna in carriera, Andrew Paxton (Reynolds) l’assistente che si fa convincere a sposarla, lei canadese in America in procinto di essere espulsa. Con il lavoro e la carriera a rischio, la gelida Margaret entra in combutta con il fascinoso assistente, tra mezze verità e ricatti reciproci, i due sono costretti a passare un weekend insieme a casa di lui, Alaska. Allora inizia il balletto: lei donna di città iperviziata, lui ricco sfondato assistente fedele con il sogno di diventare editore ed una grande famiglia unita. Lei non si stacca dal cellulare, dal lavoro e dalla esemplare mancanza di sentimenti. Di nuovo ovvio, tutto questo verrà messo in gioco, verrà a mancare e verrà soppiantato dai sentimenti alla fine del film.
I contro del film sono più o meno quelli legati alla completa dipendenza dai cliché che fanno delle commedie romantiche, ecco, delle commedie romantiche. I pro: gli attori. Una Bullock ancora in forma e Ryan Reynolds che si va affermando come uno dei migliori nuovi talenti di Hollywood; i magnifici paesaggi dell’Alaska e alcuni spezzoni genuinamente divertenti.
Diretto da Anne Fletcher, già regista di 27 Dresses e coreografa di numerosissimi film e telefilm tra cui Step Up, Hairspray, Scooby Doo e il cult Buffy.
VOTO: 3/5
Articolo del
01/09/2009 -
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