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Quentin Tarantino
ANTEPRIMA! - Bastardi senza gloria (Inglorious Basterds) - dalla nostra inviata a New York
Azione, 160' - U.S.A., Germania
2009
Universal Pictures
di
Glenda Sampietro
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La stampa americana ha dedicato ampio spazio al nuovo film di Quentin Tarantino e i newyorkesi hanno preso molto seriamente il compito di non mancare quest'ultima fatica dell'autore di Pulp Fiction. Inglorious Basterds, una “e" che aiuta a non confonderlo con la pellicola di Enzo Castellari cui è ispirato e di cui è un omaggio, racconta di un gruppo di soldati ebrei americani che, comandati da un luogotenente scatenato (Brad Pitt), cerca di rovesciare il Terzo Reich durante la première di un film di propaganda - fortemente voluto da Goebbels - che sta per tenersi in un cinema della Parigi occupata dai nazisti. Tentano altresì una clamorosa vendetta la proprietaria del cinema, Shosanna (Melanie Laurent), decisa a provocare un incendio con la complicità del suo amante di colore che darà fuoco alle pellicole accatastate nell'archivio, una bella attrice tedesca e spia per la Gran Bretagna (Diane Kruger) e un inglese appassionato studioso di cinema tedesco che cercherà di spacciarsi per ufficiale delle SS. A tutti dà la caccia il Colonnello Hans Landa (uno sfolgorante Christoph Waltz).
Tarantino ha dichiarato sul Village Voice di aver pensato per lungo tempo a una miniserie e di aver condensato la storia in un lungometraggio solo dopo l'incoraggiamento di Luc Besson (“Quentin, sei uno dei pochi registi che mi fa venir voglia di andare al cinema"). Il film soffre comunque e innanzitutto di una storia che non coinvolge e a cui non si aderisce mai fino in fondo. Alcune scene costruite con rigore da grande maestro, come la lunga sequenza iniziale dove il Colonnello Landa ha un dialogo con un contadino che nasconde degli ebrei in cantina, non portano a nessuno sviluppo. La violenza eccessiva che sborda dalle immagini è scioccante quanto inutile. Il gioco infinito delle citazioni cinematografiche non colma il vuoto lasciato da una storia un po' sciocca e che resta di dubbio interesse.
In accordo con David Denby del New Yorker, possiamo concludere dicendo che il film non è noioso, ma ridicolo e con una storia pazza che nessun omaggio ai grandi del cinema tedesco può aiutare. Il pubblico newyorkese si e' molto divertito coi dialoghi folli tra Brad Pitt, che gioca un accento del Tennessee molto spinto, e il suo soldato di fiducia dalla cadenza fortemente bostoniana. Nel film si passa dall'inglese al tedesco all'italiano al francese e da un serrato confronto tra chi è madrelingua e chi, invece, "basterd". Purtroppo il doppiaggio uccide il lavoro fatto sul linguaggio e i personaggi saranno naturalmente depotenziati. Inglorious Basterds e' un film che potremmo definire semplicemente sciocco se non fosse anche estremamente deludente. Da un grande regista ci aspettiamo qualcosa di diverso dal suo spasso personale.
VOTO 2/5
Articolo del
21/09/2009 -
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